Un navigatore per viaggiare con le tartarughe

10 febbraio 2015 | 17:37
Share0
Un navigatore per viaggiare con le tartarughe

Un “navigatore satellitare” per studiare le rotte dalle tartarughe caretta caretta, che frequentano le acque della Toscana. Tecniche di telerilevamento satellitare saranno possibili grazie al progetto Caresat dell’Università di Pisa, finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del programma Go Green Mare 2014. Per circa due mesi il gruppo di ricerca dell’Ateneo pisano, guidato da Paolo Luschi, ha studiato gli spostamenti di un piccolo esemplare di 38 centimetri che era stato ritrovato dal Corpo forestale dello Stato nei pressi dell’isola di Montecristo ed è stato poi curato e riabilitato dal Centro Recupero Tartarughe Marine di Talamone.
“È la prima volta in Italia che vengono studiati gli spostamenti di un esemplare così piccolo – ha spiegato Luschi – perché al momento del rilascio la tartaruga aveva una lunghezza di soli 38 centimetri e proprio per questo abbiamo applicato al carapace una trasmittente speciale, di soli 49 grammi di peso, che ha comunque fornito localizzazioni frequenti e di buona qualità, consentendoci di ricostruirne la rotta”.
La tartaruga, in due mesi ha percorso quasi 30 chilometri al giorno, a una velocità media di oltre un chilometro all’ora.