
Aveva già aggredito diversi poliziotti nelle carceri di Lucca e Pistoia e per questo, il 21enne, era stato trasferito alla Casa Circondariale di Pisa. Dove, racconta il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, qualche notte fa ha aggredito un altro agente con calci e pugni.
“Questa aggressione è stata particolarmente violenta – secondo il segretario generale del Sappe Donato Capece – ed è ancor più inaccettabile perché vede protagonista un detenuto già resosi responsabile di analoghi gravi episodi in carcere”.
Secondo il Sappe, il detenuto si è autolesionato perché pretendeva più terapia farmacologica. Accompagnato in infermeria per le cure del caso, non è voluto rientrare in cella e ha minacciato i presenti con una lametta che aveva occultata in bocca. Poi ha dato fuoco ad alcuni stracci e li ha lanciati contro il personale. “I nostri poliziotti – prosegue Capece – hanno spento il principio di incendio e hanno tentato di bloccare il detenuto, che però continuava a tirare calci e pugni. Due colleghi sono stati refertati al Pronto Soccorso con prognosi di 10 giorni a testa e altri 6 sono stati refertati in istituto per piccoli traumi e graffi. Ora il detenuto è stato trasferito nel carcere di Livorno”.
Ora il Sappe “sollecita il Governo Renzi ad azioni efficaci per espellere i detenuti stranieri presenti in Italia” con la convinzione che “Fare scontare agli immigrati condannati da un tribunale italiano con una sentenza irrevocabile la pena nelle carceri dei Paesi d’origine può anche essere un forte deterrente nei confronti degli stranieri che delinquono in Italia”.