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Empoli lancia il festival ‘/contè.sto/’: tre giorni per raccontare la storia contemporanea

23 aprile 2025 | 16:39
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Empoli lancia il festival ‘/contè.sto/’: tre giorni per raccontare la storia contemporanea

Dal 12 al 14 settembre una serie di lezioni pubbliche, biografie e dibattiti per riflettere sul Novecento e sul nostro presente

Empoli si prepara ad accogliere la prima edizione del festival /contè.sto/, una nuova rassegna dedicata alla storia contemporanea, in programma da venerdì 12 a domenica 14 settembre. Il centro della città si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto per ospitare tre giorni di incontri, lezioni pubbliche e riflessioni civili a ingresso libero. L’evento è stato promosso dal comune di Empoli e Unicoop Firenze.

Tra i protagonisti dell’iniziativa figurano nomi di primo piano del panorama culturale e accademico italiano: Carlo Greppi, Alessandro Vanoli, Alberto Mario Banti, Bruno Settis, Giulia Albanese, Uoldelul Chelati Dirar, Anna Foa, Isabella Insolvibile, Miguel Gotor, Benedetta Tobagi, Giorgio Zanchini e Giovanni De Luna. Con approcci e sensibilità differenti, queste studiose e studiosi racconteranno i nodi cruciali della nostra epoca, dalle rivoluzioni alla democrazia, dal colonialismo al terrorismo, attraversando le parole chiave della contemporaneità.

Il festival nasce con l’obiettivo di rendere accessibile al grande pubblico la complessità della ricerca storica, attraverso una serie di appuntamenti divulgativi ma rigorosi. Le lezioni all’aperto, pensate per animare piazze e scorci nascosti della città, offriranno una narrazione viva e plurale della storia, intrecciando eventi e biografie per restituire profondità e umanità al passato recente.

“La storia contemporanea è viva, vivace e appassionante, e ha una spiccata dimensione civile: la prima edizione del festival /contè.sto/ ha l’obiettivo di restituirne il fascino attraverso una serie di lezioni di alto livello, e al contempo di proporre riflessioni condivise al pubblico per ragionare insieme sulla grande Storia e sulle storie che la fanno – afferma Greppi -. Storiche e storici di diverse generazioni e con retroterra culturali diversi porteranno così a Empoli la tridimensionalità e l’umanità dell’epoca a noi più vicina, per dare concretezza a un’idea di storia inclusiva e plurale, che ci riguarda tutte e tutti. In parallelo agli eventi cardine della manifestazione, ce ne saranno altri dedicati alla storia locale e a presentazioni di libri, e il festival vedrà inoltre coinvolta la comunità empolese, a partire dai ragazzi e dalle ragazze delle scuole medie superiori che saranno i suoi ambasciatori, partecipando attivamente all’accoglienza, all’organizzazione e alla narrazione di questi tre giorni che si preannunciano di grande interesse”.

Il direttore scientifico del festival è Carlo Greppi, storico contemporaneista e autore di numerosi saggi sulla storia del Novecento, di libri per ragazzi e di manuali scolastici che aprirà la giornata di venerdì 12 settembre con un incontro dal tema Ma la storia può essere contemporanea?, accompagnato dallo storico modernista Alessandro Vanoli.

La seconda giornata del festival sarà dedicata a una ricognizione dei temi della nazione, della rivoluzione, della dittatura, del colonialismo e della persecuzione, con le lezioni pubbliche all’aperto e gli interventi di Alberto Mario Banti che parlerà di Come si inventa una nazione, Bruno Settis su Come si fa una rivoluzione. Proseguirà Giulia Albanese che parlerà di come nasce una dittatura e Uoldelul Chelati Dirar con un incontro dal tema Come una nazione diventa grande. Chiuderà Anna Foa con un approfondimento su come inizia una persecuzione.

La terza e ultima giornata (domenica 14 settembre) andrà dritta al cuore del Novecento e agli ultimi decenni in cui storia e presente si intrecciano, affrontando il tema della fine della guerra mondiale, della Repubblica e dei faticosi conti con il passato – in particolare con gli anni Settanta – con le lezioni pubbliche all’aperto di Isabella Insolvibile, Miguel Gotor e Benedetta Tobagi. Chiuderà la manifestazione il dialogo sulla storia contemporanea tra il giornalista Giorgio Zanchini e lo storico Giovanni De Luna.

“Abbiamo aderito con entusiasmo a questa prima edizione del festival /contè.sto/ e siamo molto felici di dare il nostro sostegno a un evento cittadino di grande rilievo culturale che offre occasioni di riflessione comune sui grandi temi del Novecento intorno ai quali ruota anche il nostro presente – dichiara Daniela Mori, presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze -.  È un’iniziativa ricca e aperta alla partecipazione di tutti, che incontra il nostro impegno per diffondere la cultura come bene comune alla portata di tutti e come risorsa accessibile con cui nutrire bene la mente. Anche in un momento storico così difficile puntiamo sulla cultura, perché pensiamo che sia un investimento sul futuro, una risorsa essenziale per tenere la nostra comunità coesa. Invitiamo i nostri soci a partecipare al programma di eventi che, dal 12 al 14 settembre, porterà ad Empoli tanti ospiti e nomi di rilievo”.

Nell’attesa dell’inizio del festival, già il 29 aprile, a Empoli, arriverà il direttore Greppi che presenterà nel pomeriggio, il suo libro Figlia mia. Vita di Franca Jarach, desaparecida, (Laterza nel 2025), alla libreria La Rinascita (via Cosimo Ridolfi, 53), alle 18. Prima incontrerà alcune classi delle scuole secondarie cittadine, dalle 14,30 alle 16,30 all’Auditorium del Liceo Pontormo.

Per aggiornamenti e informazioni sul festival visitare il sito http://contestofestival.it/, i profili social Facebook e Instagram o contattare l’ufficio cultura 0571 757128, info@contestofestival.it.