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Studenti a scuola di legalità, coinvolte le classi di capoluogo e Orentano

25 gennaio 2025 | 11:50
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Studenti a scuola di legalità, coinvolte le classi di capoluogo e Orentano

Si è parlato anche di cyber bullismo, per imparare a non cadere nella Rete

Il vicequestore di Pontedera Luigi Fezza ha incontrato gli studenti dell’istituto comprensivo Leonardo Da Vinci per parlare di legalità. Coinvolte nel progetto sono state le classi terze della secondaria di primo grado di Castelfranco di Sotto e Orentano.

Un momento durante il quale ai ragazzi sono state spiegate le varie criticità e soprattutto i reati che si possono commettere e di cui si può rimanere vittima, cosa ancor peggiore, attraverso i social network e gli ambiti della rete. Durante l’incontro, quindi, si è parlato anche di cyber bullismo. Il dirigente della polizia di Stato ha illustrato quali sono i pericoli e soprattutto come difendersi da episodi aggressivi o comunque pericolosi attraverso il web. Una parte dell’ incontro poi è stata dedicata al bullismo: a come riconoscere il fenomeno, come contrastare il bullo, lanciando un messaggio bene preciso: le istituzioni ci sono e sono a difesa di tutti.

“Questi incontri – spiega l’assessore alla scuola Nicola Sgueo – sono particolarmente utili per tenere i nostri ragazzi al sicuro da questi pericoli che arrivano dal mondo virtuale, lo scopo è conoscerli per evitarli. Sapere come comportarsi nelle situazioni che possono degenerare e sfociare in condizioni di difficoltà anche gravi per gli adolescenti è importante ed è rilevante anche conoscere le conseguenze della nostre azioni a livello web e sapere quali sono i limiti da non violare sia sui canali di comunicazione che nella rete. L’impegno della polizia di Stato e della scuola per cercare di prevenire questi problemi è importante e ringrazio tanto il commissariato di Pontedera, quanto l’istituto comprensivo Da Vinci per il tempo che dedicano a questi percorsi di prevenzione”.

“Sono incontri importanti – dice il dirigente scolastico Sandro Sodini – perché condotti da un esperto, che comprende perfettamente i rischi a cui sono esposti gli alunni di quella fascia di età, che naturalmente devono essere messi in guardia anche dalla conseguenze che possono essere rivelarsi molto importanti. Sono cicli di incontri che erano già previsti anche in passato, ma che sono stati richiamati e promossi anche dalla legge 70 dello scorso anno. Le attività e gli incontri sul tema iniziano già alla scuola primaria e i ragazzi e le ragazze, crescendo, vengono sempre più sensibilizzati in modo ciclicamente più idoneo all’età. Chiaramente la scuola e le istituzioni fanno la loro parte, ma è altrettanto importante, e forse di più, ciò che avviene fuori dalla realtà scolastica. E questo è un argomento sempre più cogente, anche viste le continue situazioni che si leggono sui giornali, di uso poco controllato dell’intelligenza artificiale e anche della diffusione su più canali di immagini lesive della persona. Un sincero ringraziamento va alle forze dell’ordine e in particolare, in questo caso, al vicequestore Luigi Fezza di Pontedera”.