“Presto riapriremo al pubblico questo spazio unico”: a San Genesio è emersa la terza abside foto

Realizzato anche un intervento necessario allo smaltimento delle acque, operazione propedeutica a rendere il sito accessibile e fruibile

Nella campagna di scavo 2024, nell’area archeologica di San Miniato, è emersa la terza abside della pieve di San Genesio grazie all’impegno degli studenti dell’università di Pisa e con la collaborazione del Comune. Ormai da anni, il sito coinvolge gli studenti di archeologia medievale nello scavo archeologico ma anche nella documentazione scritta e fotografica e nel primo trattamento dei reperti rinvenuti. Negli anni sono state esplorate persino delle sepolture, poi resti antropologici e ceramici.

Oggi 26 luglio è l’ultimo giorno di scavi nell’area archeologica a Ponte a Elsa. Impegnati dal 1 luglio scorso gli studenti e le studentesse del corso di laurea triennale in Scienze dei beni culturali, quello di laurea magistrale in Archeologia, della Scuola di specializzazione in archeologia dell’Università di Pisa e del dottorato in Scienze dell’antichità e archeologia dell’Università di Pisa, Firenze e Siena, coordinati da Federico Cantini, docente di archeologia cristiana e medievale, hanno concluso oggi (26 luglio) l’attività di scavo nell’area di Ponte a Elsa.

Il sindaco di San Miniato Simone Giglioli, insieme all’assessore alla cultura Matteo Squicciarini e al dirigente Paolo Togninelli, sono andati a trovarli per vedere gli esiti del mese di campagna appena concluso. “Questa campagna – spiega il professor Cantini – era mirata a completare lo scavo dell’area cimiteriale situata dietro alle absidi, in modo da arrivare agli strati di terreno vergine, togliendo così la stratificazione archeologica, un’operazione funzionale a creare un sistema di smaltimento dell’acqua che, durante l’inverno, sale su dal terreno e allaga la cripta. Questo sistema consentirà di mantenere asciutta la cripta, potendola quindi riaprire al pubblico e rendendola fruibile. Le operazioni di scavo hanno permesso il ritrovamento di monete, vasi e reperti vari. Durante la campagna abbiamo anche allargato l’area di scavo procedendo verso la Tosco Romagnola dove è stata ritrovata la terza abside, quella meridionale, che si sviluppa fino alla strada”.

“L’area di San Genesio dimostra, una volta di più, l’importanza di questi sito sia dal punto di vista archeologico, sia dal punto di vista storico – commentano il sindaco Giglioli e l’assessore Squicciarini -. Siamo voluti andare di persona a visionare il lavoro che gli studenti e le studentesse hanno compiuto in questo mese, un intervento necessario a realizzare i lavori di smaltimento delle acque, operazione propedeutica a rendere il sito accessibile e fruibile. Le sorprese e le novità che questo spazio riserva sono enormi, dimostrando di avere un potenziale incredibile: nei campi immediatamente adiacenti, infatti, è nascosto il polo produttivo di San Genesio, uno spazio che sarebbe interessante scavare per la quantità di informazioni che potrebbe riservare. Ringraziamo il professor Cantini per il lavoro svolto con gli studenti e le studentesse che in questo mese hanno vissuto a San Miniato; presto riapriremo al pubblico questo spazio unico”.

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