“L’arte colmava le distanze”, gran finale al Teatro Verdi della rassegna Primo Tempo

Il saggio finale del laboratorio Achab condotto da Diletta Landi si terrà giovedì (30 maggio) alle 21,15
Primo tempo, la bella rassegna dedicata al teatro d’innovazione, che si tiene al Teatro Verdi di Santa Croce sull’Arno, si chiude con lo spettacolo del saggio finale del laboratorio teatrale per adulti Achab, condotto da Diletta Landi per Giallo Mare Minimal Teatro.
Giovedì (30 maggio) alle 21,15 in scena L’arte colmava le distanze, regia Diletta Landi, drammaturgia Diletta Landi e Beatrice Bonsignori, una corale biografia di Cristiano Banti e del variegato mondo intorno a lui, tra donne fuori dal comune, pittori rivoluzionari, l’arte e la bellezza.
Nel solco dei festeggiamenti promossi dal Comune di Santa Croce sull’Arno per i 200 anni dalla nascita di Cristiano Banti, il laboratorio per adulti Achab si è messo sulle tracce del pittore, nato a due passi dal Teatro Verdi.
La Villa Guerrini Vettori Bargagli (o Villa di Poggio Adorno, che tutti i santacrocesi conoscono per il ricordo ancora vivissimo della Festa del Guerrini), è il luogo in cui tutto inizia: da lì prende le mosse il futuro di studi, di arte e di agiatezza, che attende Cristiano, grazie al continuo sostegno della Marchesa Maria Ottavia Vettori, a cui Santa Croce deve il palazzo ora adibito a biblioteca e anche il suo teatro.
L’intrigante storia di Banti si intreccia a luoghi e personaggi di un ‘800 toscano, ricco di eventi e mutamenti. Seguendo il pittore da Santa Croce a Firenze, a Montemurlo, a Castelfiorentino, alle capitali d’Europa, gli allievi attori del laboratorio portano in scena una biografia solo a tratti romanzata, in una drammaturgia originale che cerca di mettere in luce le figure determinanti nella vita di Cristiano: la Marchesa, la moglie Leopolda, la figlia Alaide, musa di molti artisti, nonché i pittori più rivoluzionari del momento, quei macchiaioli di cui Banti sarà esempio e mecenate.
Attorno a Banti troviamo la povera gente di campagna che abita le sue tenute di campagna, e anche le sue opere, e la ricca nobiltà fiorentina: l’artista si muove tra due mondi, con sguardo limpido ed onesto, lasciandoci un’eredità indescrivibile sia umana che artistica, un’arte che colma distanze di nascita e di censo.
Per informazioni Giallo Mare Minimal Teatro 0571 81629 o via email a biglietteria@giallomare.it
Ingresso gratuito. Non è necessaria la prenotazione.
