Al museo, a occhi bendati

"Per promuovere l’inclusione, creando un ponte rispetto alla disabilità"

Scoprire il museo e le sue opere ‘al buio’, bendati, utilizzando il tatto, l’udito e l’olfatto. E’ questa l’iniziativa innovativa e inclusiva “Museo al buio: oltre la vista”, un’attività ideata e progettata dai partecipanti del corso per “Operatori dei Servizi Integrati alla Persona” promosso dall’agenzia formativa La Bottega di Geppetto, un’istituzione del Comune di San Miniato, che permette di vivere un’esperienza calati nei panni delle persone ipovedenti e non vedenti, sensibilizzando i visitatori su questa tematica. La visita si svolgerà la mattina di domenica 14 aprile al Museo dell’Arciconfraternita della Misericordia, ed è inserita all’interno della cornice della “Circolare dei Castelli e…” del Valdarno Musei.

“Questa esperienza ci permette – spiega l’assessore alla cultura Loredano Arzilli – da un lato di valorizzare il Museo dell’Arciconfraternita della Misericordia e, dall’altro, di educare sull’importanza e sulle potenzialità dei sensi, oltre la vista, nell’esperienza estetica e culturale. Il visitatore, bendato, dovrà esplorare e conoscere ciò che lo circonda e le opere d’arte da prospettive diverse. L’obiettivo è quello di promuovere l’inclusione, creando un ponte rispetto alla disabilità: mettendosi nei panni dell’altro si possono comprendere meglio le sfide quotidiane delle persone con disabilità, in particolari ipovedenti, e sviluppare una maggiore consapevolezza sociale.

Si tratta di un progetto pilota in seguito al quale possiamo sviluppare percorsi museali inclusivi, rendere protagonista il visitatore e promuovere la relazione con l’altro, in un percorso di fruizione degli spazi museali che diventa dinamico e interattivo”.
Al termine di questa esperienza ‘al buio’ sarà possibile svolgere anche una visita ‘tradizionale’ al Museo dell’Arciconfraternita della Misericordia, ospitato nello storico palazzo Roffia, un importante edificio rinascimentale su progetto di uno dei figli dell’architetto Baccio d’Agnolo. La ricca collezione del museo vanta un cospicuo numero di opere d’arte, paramenti sacri e oggetti devozionali, nonché testimonianze dei compiti istituzionali dell’Arciconfraternita tra cui il soccorso degli infermi.

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