Due vescovi e un anno di festa: il giubileo della Diocesi si chiude con un’ordinazione diaconale






“È stata l’occasione per inserirmi da subito in una grande storia e scoprire che da questi 400 anni di vita cristiana sono nate tante cose grandi e belle”
Nel giorno della solennità dell’Immacolata Concezione, ieri 8 dicembre, si è concluso il giubileo straordinario della chiesa di San Miniato, 400 anni dopo la fondazione della diocesi (1622-2022), 400 anni di storia celebrati con un anno giubilare scandito a partire dai secondi vespri della domenica 4 dicembre 2022, in significativa coincidenza cronologica con l’emissione della bolla emessa da papa Gregorio XV il 5 dicembre 1622, che elevava la città della Rocca a sede episcopale.
Fu monsignor Migliavacca, alla presenza del cardinale Betori e di una parte dell’episcopato toscano, ad aprire la porta giubilare della cattedrale nel dicembre di un anno fa. È stato monsignor Giovanni Paccosi a chiuderla ieri, con una solenne liturgia che includeva anche l’ordinazione diaconale del seminarista Alfonso Marchitto e il rinnovo dell’affidamento della diocesi alla Madonna.
“Sono arrivato a San Miniato ad anno giubilare iniziato – ha raccontato monsignor Paccosi in un’intervista al settimanale diocesano Toscana Oggi La Domenica che ha fornito anche le foto -. È stata l’occasione per inserirmi da subito in una grande storia e scoprire che da questi 400 anni di vita cristiana sono nate tante cose grandi e belle. Più volte ho pensato che adesso siamo nell’anno 400 più uno. Un anno che è questo in cui sto personalmente conoscendo la diocesi che il Signore mi ha affidato. Un anno in cui ho scoperto tante tradizioni che vivono nelle nostre comunità. Ma anche 400 più uno, dove quell’uno sono proprio io come vescovo, che mi trovo a ereditare questa storia grande da guidare. Spero di poterlo fare in modo sempre più sinodale, non come slogan, ma nel senso proprio di riconoscere ciò che lo Spirito fa nascere dentro le nostre comunità per indicarlo a tutti come testimonianza”.