Scuola del Cuoio, consegnati i diplomi: ecco i nuovi beneficiari delle borse di formazione

Subito lavoro per Sara Checcucci, Eleonora Cuppari, Luigi Zaccariello, assunti da settembre alla Scuola e per Imane Daraoui alla pelletteria artistica Ar Florence
Sono stati consegnati i diplomi ai quattro ragazzi che hanno concluso il percorso delle borse di formazione pelletteria-artigiana indette dalla Fondazione Marcello Gori, istituita da Laura, Francesca, Barbara Gori in memoria dell’impegno sociale del padre Marcello, fondatore nel 1950 della Scuola del Cuoio a Firenze per dare agli orfani della Seconda Guerra Mondiale la possibilità di imparare un mestiere. La sua visione si fondava sulla cultura della condivisione convinto che la bottega-scuola dovesse svolgere un ruolo attivo a favore della collettività.
E c’è subito il lavoro per Sara Checcucci, Eleonora Cuppari, Luigi Zaccariello, assunti da settembre alla Scuola del Cuoio, e per Imane Daraoui, alla pelletteria artistica A.R. Florence, che nei nove mesi di studio hanno dimostrato impegno, creatività e passione in taglio, cucito, progetti di borsa e piccola pelletteria.
“Avere partecipato alla costruzione del loro futuro, aprendo un’opportunità di inserimento nel tessuto sociale a chi si trovava in una situazione di disagio ci conferma la validità di questo progetto e ci spinge ad andare avanti – dichiara la presidente Barbara Gori -. Auspichiamo di poter offrire in futuro un numero sempre più ampio borse di studio, contando sul supporto di sostenitori esterni, in modo da poter estendere i percorsi di formazioni a tanti giovani e in tutti i campi dei mestieri d’arte. E riaccendere l’interesse verso questi lavori creativi per superare le difficoltà di un ricambio generazionale”.

Anche le canditure per la seconda edizione sono state valutate dal comitato direttivo della Fondazione – composto da Barbara Gori (presidente), Riccardo Zucconi (vice presidente), Rita Balzano, Mariella D’Amico, Rosanna Onilde Piliotti, Filippo Maria Parri – tra le richieste arrivate direttamente e tra quelle segnalate da associazioni sociali e interculturali impegnate sul territorio. Quest’anno sono state le associazioni: Artemisia, impegnata nel contrasto ad ogni forma di violenza su donne, bambini e adolescenti, Diaconia Valdese Fiorentina, che svolge un’attività a favore di minori stranieri non accompagnati, Rete Solidarietà del Quartiere 1, presta servizi e informazioni utili ai cittadini in difficoltà; e Usl Centro Toscana. Usufruiranno del corso di formazione 2023, i ventenni: Jacob Favour, Bijan Gooki Zadeh, Bryan Jeremy Gutierrez Ferretti, Ahmad Mohammad, Oscar Rene Salinas Guifarro.
Il percorso di studio, della durata di nove mesi, avrà inizio il 2 ottobre in un laboratorio della Scuola del Cuoio nel quartiere di Santa Croce, accanto alla Basilica. Sotto la guida dei Maestri artigiani gli studenti avranno l’opportunità di imparare le tecniche della lavorazione artigianale della pelle e del cuoio, oltre a seguire alcune lezioni teoriche a cura di Docenti esperti legate alla comunicazione e agli aspetti normativi per aprire un’impresa.
La Scuola del Cuoio ha anche siglato un accordo con le organizzazioni sindacali Filctem Cgil e Filcams Cgil, per il riconoscimento del salario minimo ai suoi dipendenti inquadrati nei profili più bassi previsti dai Ccnl.
I diplomati si raccontano
La Fondazione Marcello Gori ha realizzato un video che documenta e raccoglie le testimonianze dei giovani protagonisti durante il loro percorso di formazione alla Scuola del Cuoio di Firenze, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’opportunità di riscatto che un lavoro artigiano può offrire. È possibile vedere il video su fondazionemarcellogori.org.
“La mia stupenda esperienza in questa scuola come ragazza madre che ha avuto la possibilità di accedere al corso per imparare questa antica e prestigiosa arte è il frutto della generosità di tante persone che contribuiscono – racconta Sara Checcucci -: in primis Barbara Gori e la sua famiglia che ci sostiene in ogni nostra difficoltà, è sempre pronta a darci una mano anche fuori l’ambito scolastico, e che ha sostenuto tutta la spesa che comporta il corso; il Maestro Saito Shigeru che con la sua pazienza e passione mi ha fatto innamorare e continua a farmi imparare questo mestiere favoloso spronandomi e aiutandomi in tutto; il centro antiviolenza Artemisia che mi ha ricreata e mi ha fatto capire che chiedendo alle persone giuste aiuti concreti arrivano anche quando si è arrivati al capolinea. Un grazie va a tutti i colleghi che sono sempre molto disponibili e cortesi con noi. Vi stimo tanto. Ringrazio infine a nome mio e del mio bambino tutti coloro che mi permettono di fare questo che per noi significa avere un futuro finalmente”.
“Mi chiamo Eleonora, sono una delle 6 persone fortunate ad aver avuto la possibilità di fare il corso alla Scuola del Cuoio grazie alla Fondazione Marcello Gori. Ho 35 anni e dopo un percorso universitario, non concluso, e dopo aver fatto per anni tutti i lavori umili che mi capitavano (pulizie, cameriera, volantinaggio, badante, giardinaggio, governante, baby sitter), lavori che non mi soddisfacevano, mi sentivo svalutata, vagavo senza una meta in cerca di un futuro lavorativo migliore, cercando di raccogliere soldi per poter fare un corso che mi permettesse di cambiare la mia situazione – dice Eleonora Cuppari -. A luglio, senza lavoro e senza grandi aspettative di cambiamento, Dio ha messo sulla mia strada Barbara e la Fondazione Marcello Gori che mi ha cambiato la vita dandomi la possibilità di dimostrare a me stessa e a chi per anni mi ha sottovalutata e creato in me un grande senso di inferiorità, che anche io valgo e sono in grado di esprimere il mio talento e creatività”.
“Sono Imane Daraoui e ho avuto il privilegio di vincere una borsa di studio alla Scuola del Cuoio grazie alla Fondazione Marcello Gori. Oltre a persone straordinarie qua ho ritrovato la pace interiore – aggiunge Imane Daraoui -. Mi auguro vivamente che altri ragazzi/e abbiano la fortuna di poterne far parte”.
“Da una curiosità nata lavorando in un negozio di pelletteria fuori dall’Italia, trasformatasi poi in passione iniziando a realizzare piccoli oggetti, mi ritrovo oggi a vivere un sogno, realizzatosi grazie a delle persone con un grande cuore, bramose di trasmettere il loro sapere affinché questa arte trovi sempre una possibile fonte di realizzazione – ricorda Luigi Zaccariello -. Quando mi imbattei in Scuola del Cuoio la prima volta mi mancavano i mezzi per poter seguire un corso di tale importanza formativa. La fortuna ha voluto farmi leggere per caso un articolo che parlava della Fondazione Marcello Gori e delle borse di studio che sarebbero state donate a ragazzi/e bisognosi/e. La fortuna ha voluto che io vincessi una delle borse di studio. Per me questo è un grande regalo di cui farò tesoro e trasmetterò con l’altruismo con il quale mi viene trasmesso. Ringrazio di cuore Barbara Gori per aver creduto in me sin dal principio, tutta la famiglia di Scuola del Cuoio e il direttivo della Fondazione Marcello Gori per aver deciso di darmi questa opportunità. Infine ringrazio il nostro Maestro Saito Shigeru che con grande simpatia e generosità ci insegna il suo sapere con tanta passione. Grazie di cuore per far sì che il mio progetto possa realizzarsi presto”.