Dall’Università di Pisa uno studio sulle scimmie gelada

29 giugno 2023 | 09:54
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Dall’Università di Pisa uno studio sulle scimmie gelada

Il team lavorerà in Etiopia per capire come risolvono i conflitti

Dalla Toscana in Etiopia per studiare come le scimmie risolvono i conflitti.

Uno studio dell’ateneo pisano è il solo finanziato in Italia dalla Leakey Foundation. Analizzerà i modelli comportamentali delle scimmie gelada

Come si è sviluppata la capacità umana di risolvere i conflitti? Per capirlo un progetto di ricerca toscano, elaborato dall’università di Pisa, andrà all’origine di questo modello comportamentale analizzando le scimmie gelada, oggetto di uno studio che è l’unico italiano fra i 24 finanziati dalla Leakey Foundation. La specie umana è infatti capace degli atti più violenti mai registrati in natura, ma è anche in grado di risolvere i conflitti e ripristinare relazioni pacifiche, il che permette di vivere in società complesse. 

Per esplorare le radici evolutive di tale capacità, un team italo-etiope guidato dalla professoressa Elisabetta Palagi dell’Università di Pisa studierà le scimmie gelada come specie modello per la risoluzione dei conflitti, argomento mai esplorato prima. Il progetto si intitola Science for reconciliation: What an Ethiopian monkey tells us about peace-making e, come anticipato, è l’unico italiano i 24 finanziati dalla Leakey Foundation, istituzione nata nel 1968 con l’obiettivo di aumentare conoscenza e comprensione delle origini umane, dell’evoluzione, del comportamento e della sopravvivenza.

Il team dell’Ateneo pisano, si spiega in una nota dell’UniPi, in collaborazione con il gruppo della professoressa Bezawork Afework della Addis Ababa University lavorerà in un’area non protetta intorno a Debre Libanos in Etiopia per raccogliere dati comportamentali e genetici sul gelada, una specie di primate endemico etiope che vive in società complesse con gruppi che si associano a differenti livelli gerarchici. Questa struttura sociale, simile alla nostra, rende il gelada un buon modello per studiare la risoluzione naturale dei conflitti all’interno e tra i gruppi.

“Vogliamo indagare – spiega Palagi – le tattiche comunicative multimodali utilizzate durante i conflitti intergruppo e la tendenza soggettiva a mettere in atto comportamenti cooperativi e riparatori in base alla parentela, al sesso, al rango gerarchico. L’obiettivo è ambizioso e speriamo di poterlo raggiungere arrivando anche a costituire un team di ricerca a lungo termine composto da studiosi etiopi e italiani”