Orentano ieri e oggi: la geografia della frazione in un libro

Un compendio di notizie storiche sulla formazione degli insediamenti, l’origine delle famiglie di più antica attestazione e l’evoluzione della toponomastica
I luoghi e la loro storia raccontata da foto e documenti antichi in Dizionario della Toponomastica Orentanese. Il libro di Savino Ruglioni è un compendio di notizie storiche riguardanti la formazione degli insediamenti, l’origine delle famiglie di più antica attestazione e l’evoluzione della toponomastica nelle frazioni di Castelfranco di Sotto e sarà presentato sabato 28 gennaio alle 10,30 nella biblioteca comunale di Orentano.
Oltre all’autore, parteciperanno il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, il sindaco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti e Sergio Nelli, archivista emerito dell’Archivio di Stato di Lucca. Il volume è stato realizzato dal Comune grazie al finanziamento del Consiglio regionale, della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e con il contributo di due aziende.
All’interno del dizionario sono riportati i nomi di località censiti sul territorio del comune di Castelfranco di Sotto definibile come il Comunello di Orentano nella sua accezione più antica, delimitato dal rio del Valico e dalla Via Romana a nord, dal rio di Ponticelli a est, dalla paduletta del Grugno a sud e dal padule di Bientina a ovest, comprendente al suo interno i centri abitati di Orentano, Villa Campanile, Chimenti e una quantità notevole di corti e di insediamenti sparsi.
I toponimi censiti sono due tipi: quelli attuali che sono stati rilevati nella toponomastica corrente di uso popolare e quelli perduti (in corsivo grigio), dei quali rimane traccia solo nei documenti di archivio. Per tutti i toponimi sono indicate le date dei riscontri documentari, la localizzazione geografica e alcune brevi notazioni storiche riguardanti l’origine degli insediamenti abitativi e delle famiglie ad essi storicamente legate, con i passaggi più significativi. Seguono poi l’indicazione delle fonti di archivio e dei testi presenti nella letteratura, nonché le attestazioni toponomastiche esistenti nella cartografia storica di archivio.
La ricostruzione delle linee genealogiche delle famiglie è stata resa possibile grazie all’anagrafe storica di Orentano, che parte dall’anno 1547, ottenuta grazie a un processo d’informatizzazione degli archivi parrocchiali di Orentano, Altopascio, Montecarlo, Spianate, Castelfranco e Santa Croce, i cui lavori sono tuttora aperti.
“Savino Ruglioni rappresenta un bene inestimabile per la nostra comunità, proprio perché il suo lavoro di minuziosa ricostruzione degli eventi, dell’origine di luoghi e accadimenti permette che la memoria storica del nostro paese venga salvaguardata – ha commentato il sindaco Gabriele Toti – . Sono numerosi i suoi scritti sulla storia locale, particolarmente accurato il suo lavoro di ricostruzione storica sulle vicende che hanno interessato le frazioni. Ma quello che è riuscito a fare in questo libro, una vera e propria mappatura del territorio orentanese e delle frazioni di Castelfranco, è un censimento che congela per sempre notizie storiche, aneddoti, antichi saperi popolari, che altrimenti sarebbero andati perduti col tempo”.