Fucecchio, San Giorgio sarà il patrono della contrada Borgonovo






La cerimonia nella sede in via Leonardo da Vinci
La Contrada Borgonovo ha proclamato San Giorgio suo patrono nel giorno della ricorrenza il 23 aprile.
La cerimonia si è svolta nella sede in via Leonardo da Vinci alla presenza del parroco della Chiesa Santa Mara delle Vedute, don Giorgio Rudsky, che ha letto la preghiera e benedetto il dipinto su tela raffigurante il santo che uccide il drago, che il medico e pittore Giosuè Cino, invitato all’evento, ha donato alla Contrada insieme a una copia del cencio da lui dipinto in occasione dello scorso palio vinto proprio da Borgonovo che durante la conviviale è stato battuto all’asta e acquistato come ricordo della recente vittoria.
La figura del santo patrono è stata illustrata da Massimo Cecconi che al riguardo ha pubblicato anche un opuscolo. Nel pomeriggio c’era stato anche il battesimo dei contradaioli, un rito che ogni anno nel giorno della ricorrenza del santo patrono verrà ripetuto. La contrada vincitrice dell’ultimo palio rafforza quindi il proprio legame con la sua storia e la tradizione religiosa scegliendo San Giorgio come patrono con l’auspicio di un suo sollecito intervento nelle attuali vicende umane che necessitano come non mai di un oppositore al male.
“Il Santo che libera la fanciulla dal drago – ha infatti spiegato Cecconi – è il simbolo di un combattente contro il male sia che questo si presenti in forma di guerra o di malattia. La leggenda narra che San Giorgio fu un esempio di fedeltà ed attaccamento assoluto alla propria fede e rifiutando ricompense, titoli ed onori, si professò apertamente cristiano e per questo venne incarcerato”.
Un altro motivo ispiratore della scelta è evidente nell’iconografia classica in cui il santo è rappresentato su un cavallo bianco mentre impugna lo scudo con la croce rossa su campo bianco, i colori di Borgonovo. Inoltre, sempre dalla ricerca di Cecconi, emerge che nel territorio di Borgonovo poco prima dell’anno 982 vennero eretti una oratorio ed una chiesa, la prima a Fucecchio, dedicata proprio a San Giorgio. Ed è stato un altro Giorgio, don Rudsky, a benedire il dipinto su tela del santo che Giosuè Cino ha donato alla Contrada dove resterà esposto in una teca insieme ai cinque dipinti raffiguranti i cenci vinti dalla Contrada.
Nel pomeriggio, sempre in onore del santo, vi è stato il battesimo dei contradaioli, un rito che sarà ripetuto ogni anno nella ricorrenza del 23 di aprile e che consacra per tutta la vita l’appartenenza e la fede alla Contrada. Il battesimo è stato preceduto dalla deposizione di una corona alla lapide posta in piazza Goldoni che ricorda, come ha spiegato il presidente Mirko Cecconi nel suo intervento: “ I contradaioli che non sono più presenti ma grazie ai quali la Contrada è nata e cresciuta e che ci hanno trasmesso quei principi e quei valori che sono alla base del nostro sodalizio”.