La Grande Guerra in 150 fotografie: arriva a San Miniato la mostra “Memorie d’uomini”

Un progetto itinerante ospitato da questa mattina (giovedì 7 aprile) fino a sabato 7 maggio all’interno della biblioteca Luzi
150 fotografie che documentano la grande guerra e permettono di coglierne anche aspetti meno conosciuti. E’ questo l’obiettivo della mostra Memorie d’uomini, un progetto itinerante promosso dal Military historical center, dal coordinamento Albo d’oro, dal ministero della difesa e dal governo italiano, ospitato da questa mattina (giovedì 7 aprile) fino a sabato 7 maggio all’interno della biblioteca Luzi a San Miniato.
All’inaugurazione erano presenti il sindaco Simone Giglioli, il consigliere delegato alla memoria Michele Fiaschi, Roberto Machella tenente, presidente dell’associazione Military historical center e referente del coordinamento Albo d’Oro, Italo Sciarrino tenente dell’associazione Progetto grande guerra e il generale di brigata Antonino Zarcone, storico militare.
“L’obiettivo della mostra è quello di raccontare ciò che la prima guerra mondiale ha rappresentato per il nostro paese, in modo da tramandare una memoria storica di quell’evento – spiegano il sindaco Giglioli e il consigliere Fiaschi – E’ importante sensibilizzare le giovani generazioni su questo tema, anche alla luce di ciò che oggi sta accadendo intorno a noi, e lo facciamo offrendo interventi di personalità locali e permettendo alle associazioni e alle delegazioni delle scuole del territorio di venire a visitarla”.
“Questa mostra itinerante – continuano il sindaco e il consigliere – è uno strumento efficacissimo in tal senso. E’ un viaggio nello spirito di quel conflitto che ha segnato la nascita del fotogiornalismo, grazie ai 600 reporter del regio esercito che ne hanno documentato le diverse fasi. Dalla trincea, al combattimento fino alla vittoria, ci sentiamo accompagnati e resi partecipi di questo viaggio per immagini, da cui si potrà osservare un panorama vasto di quegli anni, e averne una lettura completa ed esaustiva che ci racconta tanto di ciò che viviamo anche oggi”.