Palio del papero e Sagra del tartufo bianco: due weekend con le tradizioni contadine a Balconevisi

2 ottobre 2021 | 16:07
Share0
Palio del papero e Sagra del tartufo bianco: due weekend con le tradizioni contadine a Balconevisi

Verrà riproposta anche la Mangialonga alle zone del prodotto della terra l’assaggio dei piatti cucinati e gustati nei luoghi di ricerca ed escavazione.

A Balconevisi tartufo (e papero) protagonisti per due weekend.

Un modo per tuffarsi nelle tradizioni contadine, sempre con il tartufo bianco al centro: sabato e domenica 9 e 10 ottobre e sabato 16 e domenica 17 ottobre i riflettori nella frazione sanminiatese si accenderanno prima sullo storico Palio del Papero, giunto alla 40esima edizione e poi sulla Sagra del tartufo bianco e del fungo, giunta alla 43esima replica.

I paperi saranno protagonisti nel prossimo fine settimana, i tartufi e i funghi in quello successivo; sabato 3 ottobre nella struttura adibita a ristorazione accanto al campo sportivo di via Buecchio gli organizzatori dell’Us Balconevisi hanno presentato i due eventi forse simbolo di questa piccola ma molto attiva frazione, dove è iniziata la storia del tartufo sanminiatese.

Ma andiamo con ordine, partendo dal Palio del Papero: “Si comincia – spiega Paolo Nacci, dell’Unione Sportiva – sabato 9, con la cena al tartufo bianco e fungo. Poi domenica ci sarà il palio, il cui simbolo è stato realizzato da Luisa Nacci”. Pranzo alle 12,30, poi alle 15,30 entrano nel vivo le operazioni del palio: investita e benedizione degli allocchi in collaborazione con la contrada Botteghe di Fucecchio; alle 17 ci sarà il palio vero e proprio, coi bambini delle contrade che sproneranno i paperi a vincere.  “Un modo per ricordare le nostre tradizioni – continua Nacci – con una corsa non agonistica che vede protagonisti i bambini”.

Il quadro che andrà alla contrada vincitrice raffigura un volto per metà bambino e per metà papero, a cui verranno aggiunti i colori dei vincitori.

Dal palio alla sagra del tartufo bianco e del fungo: accanto ai tartufi si pongono, infatti, altre eccellenze locali come i funghi, esposti puntualmente nella Sagra, in collaborazione con l’Associazione gruppi micologici toscani; ma anche con l’associazione vignaioli, che propone vini abbinati a piatti, preparati da giovani cuochi, per gli ospiti della festa. L’appuntamento con la 43esima edizione della sagra è per il weekend del 16 e 17 ottobre, nello spazio ristorazione della struttura del campo sportivo di Balconevisi (via Buecchio). Si potrà cenare col tartufo sabato sera e pranzare e cenare la domenica.

Per tutte le cene (è gradita la prenotazione al numero 331.3300829) e per il palio servirà esibire il green pass (così come per la sagra).

Verrà riproposta anche la Mangialonga, che abbina alle zone del tartufo l’assaggio dei piatti deliziosi della tradizione, cucinati e gustati nei luoghi di ricerca ed escavazione.

In piazza I Maggio alle 9,30 di domenica 17 partirà la settima edizione dell’evento, forse l’appuntamento più atteso e caratteristico di tutta la kermesse. Nel pomeriggio di domenica ci sarà anche una gara di escavazione del tartufo e successivamente ci sarà inoltre una rassegna enogastronomica che unirà la musica rock al tartufo stesso. Che quest’anno ancora si fa attendere, come hanno sottolineato Alessio Gemignani di Gemignani Tartufi e Luca Fontanelli di Gazzarrini Tartufi: “Il clima caldo che si sta protraendo non aiuta per quanto riguarda qualità e quantità. La pioggia è mancata quando serviva, ma siamo fiduciosi perché già dalla prossima settimana le temperature scenderanno e arriverà l’acqua, le condizioni ideali affinché il tartufo nasca di qualità e abbondante. Rimaniamo convinti che sia importante spostare in avanti la stagione di raccolta, perché a gennaio si trovano i tartufi quando non è possibile raccoglierli”. Al momento la “pepita” si aggira sui 2mila euro al chilo.

Alla presentazione del binomio di iniziative è intervenuta anche Elisa Montanelli, vicesindaca di San Miniato: “Questi volontari ci mettono impegno e risorse economiche, ma poi i risultati si vedono. L’anno scorso la sagra fu l’ultima ad essere consentita, perché poi ci fu lo stop. Quest’anno la situazione è diversa e questo mi fa essere più ottimista per il resto della stagione e per la Mostra Mercato di novembre, organizzata da San Miniato Promozione”. Il cui presidente Marzio Gabbanini ha fatto un plauso agli organizzatori: “Sono contento, qui siamo dove è veramente nata la tradizione della ricerca, è la sagra più longeva. Siamo in una frazione piccola, ma viva e vitale. Noi continuiamo a lavorare per promuovere San Miniato e per realizzare la Mostra; con vaccinazioni e green pass mi sento più ottimista”.