Santa Croce prepara il Carnevale della liberazione, senza biglietto e con un comitato tutto nuovo






Anche nella composizione: “Fino ad oggi era monopolio dei gruppi carnevaleschi”. Ecco i titoli
Sono state quattro maschere a consegnare al nuovo presidente Giorgio Bosco i titoli del Carnevale d’autore 2022. Quattro titoli che come sempre non rivelano assolutamente niente delle vere intenzioni dei gruppi, ma lasciano campo libero alla fantasia e all’immaginazione dei carnevalai. È così che il Carnevale di Santa Croce sull’Arno ha ufficialmente aperto i preparativi per la prossima edizione, con una cena, quella di ieri sera venerdì 24 settembre alle stanze del carnevale, che è servita soprattutto per ufficializzare e presentare il nuovo Comitato chiamato a gestire la manifestazione simbolo di Santa Croce.
Un Comitato interamente rinnovato, nei volti ma soprattutto nelle idee, quello presieduto dall’ex medico di famiglia Giorgio Bosco, convinto ad accettare l’incarico ma solo in cambio di alcuni paletti. “Prima di accettare – ha ricordato – ho voluto modificare la composizione del comitato di gestione che fino ad oggi era monopolio dei gruppi carnevaleschi. Era giusto, da un lato, perché sono loro a fare il carnevale, ma dall’altro era anche un limite, perché il carnevale finiva per essere una cosa interna. Per questo ho voluto dividere il comitato tra 8 membri espressione dei gruppi (2 ciascuno) e 8 ‘laici’, di cui 3 di diritto e 5 scelti da me. Si tratta di 5 amici che hanno a cuore il paese, perché il carnevale non deve essere fine a se stesso, ma piuttosto espressione della nostra cittadina che, probabilmente, avrà pure caratteristiche paesaggistiche trascurabili ma a livello di popolazione ha certamente delle qualità”.
Presentati uno per uno dal presidente, gli 8 membri laici sono l’ex sindaco Osvaldo Ciaponi, il governatore della Misericordia ed ex presidente de La Nuova Luna Piero Conservi, l’architetto Paolo Giannoni, l’artista Romano Masoni e Carlo Boschi, figura storica del carnevale, insieme ai tre membri di diritto: il presidente della pro loco Angelo Scaduto, la presidente dei commercianti Laura Bilancieri e l’assessore alla cultura Elisa Bertelli. A loro si aggiunge poi un Consiglio direttivo, “che sarà il vero braccio operativo dall’associazione”, composto dal presidente Bosco insieme alla vicepresidente Michela Mannucci (La Lupa), al segretario Renzo Pozzolini (Gli Spensierati), al tesoriere Mirco Pieragnoli (Il Nuovo Astro) e al responsabile ai rapporti con i gruppi Francesco Fenzi (La Nuova Luna).
A loro è affidato il compito di organizzare quello che Bosco ha definito ‘il Carnevale della liberazione’, annunciando la decisione di abolire il biglietto di ingresso: “Ho voluto rimuovere tutti gli ostacoli fisici ed economici della manifestazione, perché credo che se riusciremo a coinvolgere di più la popolazione sarà anche una soddisfazione maggiore per chi sfila. È certamente un azzardo, ma dobbiamo provarci”. Al calo di introiti, del resto, si cercherà di sopperire con la trasformazione del Comitato in un’associazione indipendente dai gruppi: “In questo modo potranno entrare tutti, anche semplici cittadini, commercianti e attività economiche, creando una sorta di azionariato popolare”, ha spiegato Bosco, annunciando come primo atto la suddivisione fra i quattro gruppi dei soldi ereditati dal precedente comitato. “Faremo quattro bonifici – ha detto il presidente – perché voglio che da domani i gruppi siano già nelle condizioni per iniziare a lavorare. Di questo ovviamente devo ringraziare chi mi ha preceduto”.
Subito dopo è stata dunque la volta dei titoli, consegnati nelle buste che i quattro gruppi hanno affidato ad una delle proprie maschere. “Ci sta come il cavolo a merenda” è il titolo scelto dagli Spensierati, “Fuori dal mondo” quello del Nuovo Astro, “Chissà se va” per il gruppo de La Lupa, mentre la Nuova Luna porterà in piazza il titolo “Te lo dico in anticipo… occhio”. Impossibile intuire di cosa si tratterà, ma già basta per brindare a una tradizione che riparte, con nuovi volti e tanto entusiasmo, dopo lo stop forzato del 2021.