La storia del Palio dei barchini raccontata dai rematori, nelle gigantografie in sfilata

25 settembre 2021 | 18:19
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La storia del Palio dei barchini raccontata dai rematori, nelle gigantografie in sfilata
La storia del Palio dei barchini raccontata dai rematori, nelle gigantografie in sfilata
La storia del Palio dei barchini raccontata dai rematori, nelle gigantografie in sfilata
La storia del Palio dei barchini raccontata dai rematori, nelle gigantografie in sfilata

Questa la principale novità di un’edizione ancora segnata dalle restrizioni

Trentaquattro anni di palio raccontati attraverso i rematori che ne hanno fatto la storia, immortalati in altrettanti gigantografie che saranno portate in sfilata dalle rispettive contrade, per poi essere esposte in largo Carlo Alberto anche nelle prossime settimane. È la novità scelta dall’Associazione Palio per sopperire a una sfilata che inevitabilmente sarà in versione ridotta, quella in programma domenica 3 ottobre) per il primo Palio dei barchini in “versione autunnale”. Una 35esima edizione limitata dalla pandemia, con il circuito di piazza Garibaldi chiuso al pubblico e le gare trasmesse in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Associazione Palio dei barchini.

Una scelta obbligata, per rispetto della manifestazione e di coloro che si sono allenati”, ha detto il presidente dell’Associazione Palio Paolo Nuti durante la presentazione di stamani (25 settembre) in sala consiliare, insieme al sindaco di Castelfranco Gabriele Toti e ai presidenti delle quattro contrade: Silvia Valori di San Bartolomeo,Tiziano Salvadori di San Martino, Luca Petri di San Michele e Kety Toni di San Pietro.

Un’occasione per presentare il programma di iniziative che da domani e fino a domenica accompagneranno Castelfranco. Iniziative che a differenza delle corse dei barchini (dove la normativa avrebbe imposto l’assegnazione di un posto fisso e stabile per ogni spettatore) saranno tutte ad accesso libero, ovviamente nel rispetto del buon senso e delle regole di distanziamento. Si comincia lunedì, martedì e mercoledì con le prove libere dei barchini sul circuito ufficiale di piazza Garibaldi dalle 21 alle 23, seguite giovedì (sempre dalle 21) dalla presentazione dei rematori, ospitata per la prima volta in piazza 20 settembre per sopperire ai limiti di spazio di piazza Bertoncini.

Nell’occasione è prevista anche un’esibizione dei musici e degli sbandieratori, insieme all’estrazione dell’ordine di partenza delle qualifiche. Venerdì alle 21 la benedizione dei barchini, con la messa in chiesa Collegiata, durante la quale i barchini saranno portati dentro la navata della chiesa e la successiva cerimonia in piazza Bertoncini con l’estrazione della lotteria delle contrade. Sabato mattina verifiche tecniche dei barchini, seguite nel pomeriggio dall’ultima prova su pista prima di lasciare spazio alle cene della vigilia.

Domenica mattina, invece, le contrade porteranno in sfilata i propri musici, sbandieratori e portacolori ma senza il tradizionale tema storico, sostituito dalle gigantografie dedicate a tutti i rematori che hanno vinto nei 34 anni di palio. La sfilata partirà alle 10,30 ma con un percorso ridotto: le contrade si raduneranno in viale Italia per poi imboccare via Francesca Sud ed entrare in centro da Porta a Paterno, percorrendo dunque l’asse di corso Bertoncini (con postazione microfonica sotto le logge del Comune), seguita da viale Europa, via Solferino e quindi di nuovo in centro da Porta a Caprugnana fino a largo Carlo Alberto.

Nel pomeriggio, infine, si comincia alle 14,30 con le qualifiche, seguite da minipalio e Palio rosa, nel quale sarà assegnato per la prima volta il cencio dell’artista Samanta Casagli riservato alla competizione al femminile. Intorno alle 18 è prevista la corsa del Palio, dove la contrada da battere restano i rossoblù di San Bartolomeo, vincitori dell’edizione 2019 con un tempo record.

Invito tutti a non venire nei pressi di piazza Garibaldi – ha detto il sindaco Gabriele Toti – perché non avrebbe senso e si rischierebbero inutili assembramenti. La scelta del comitato di correre a porte chiuse, concordata e condivisa con l’amministrazione, era la più seria e la più opportuna da prendere. Credo che in questo momento dobbiamo cogliere il fatto positivo della ripartenza dopo lo stop forzato del 2020. Finalmente si torna a respirare la vivacità delle contrade e la sana rivalità del palio”.