Nuove creature popolano la via Francigena e ne raccontano l’anima




Sono le installazioni dell’artista Massarutto, dal 30 settembre
Tra il 30 settembre e il 3 ottobre, sulla via Francigena ci saranno nuove creature: le installazioni dell’artista Antonio Massarutto, a cura di Maria Vittoria Gozio dell’Atelier Dall’Osso, saranno parte integrante dei sentieri che si snodano nei comuni di Fucecchio, San Miniato, Santa Croce sull’Arno, Castelfiorentino, Castelfranco di Sotto, Gambassi Terme e Montaione.
Dopo la mostra “Urban Soul” di Castelfiorentino, dove ha realizzato installazioni di animali in materiali plastici, teli da cantiere e altri materiali di recupero, l’artista Antonio Massarutto da vita al nuovo progetto Francigena Soul, nel quale si cimenta in sculture di animali con materiali naturali lungo i sentieri dei pellegrini in cammino da Canterbury a Roma.
In questa nuova serie di installazioni, l’artista si interroga sul rapporto tra uomo, natura, spiritualità e arte. Sette installazioni, una per ciascuno dei Comuni interessati dal progetto, creazioni che, “incontrando i pellegrini”, possano percorrere un tratto di sentiero assieme, diventando il trait d’union tra natura, spiritualità e arte. Un progetto artistico che va nella direzione di un turismo sostenibile per promuovere e valorizzare il percorso turistico culturale delle vie francigene. Le opere che lo scultore Massarutto realizza lungo i cammini appartengono alla corrente della Land Art, ovvero un movimento artistico caratterizzato da un intervento diretto dell’artista sui territori naturali. Un’espressione artistica che entra in contatto con la natura di un luogo utilizzandone una parte (ad esempio pietre, tronchi, alberi, muschio, terra, sabbia) e mantenendone l’identità, per creare nuove forme e nuovi significati. Queste sette installazioni, che raffigurano animali autoctoni come cinghiali, volpi, lupi, caprioli sono transitorie. Nate da rami, arbusti, foglie raccolti lungo il cammino della Francigena, non sono create per restare. Le opere sono concepite per mutare nel tempo fino a svanire, deteriorandosi secondo un ciclo vitale che è la natura stessa a stabilire. Imprevedibile è anche lo stesso spazio espositivo, a causa dei numerosi agenti atmosferici che potrebbero intervenire. Per questo fondamentale sarà la presenza di fotografi che potranno documentare e diffondere le installazioni.
I luoghi delle installazioni sono stati individuati grazie alla conoscenza di Massimiliano Petrolo, naturalista e guida ambientale di Galleno che ha permesso di individuare i luoghi idonei lungo la via Francigena.
Così Antonio Massarutto descrive ciò che lo ha spinto a realizzare questo progetto: “Soprattutto in questi periodi di coronavirus ho sentito l’esigenza di perdermi, camminare con il mio cane per i boschi e lungo i sentieri. Per me un percorso meditativo necessario alla realizzazione artistica. Nel cammino mi fermavo ad osservare rami a terra nei quali scorgevo muscoli, articolazioni, dinamismi degli animali che vivono queste terre. Questa è stata per me una potente fonte di ispirazione. Mi sono immaginato come un pellegrino che lungo il sentiero incontrasse altri viaggiatori a cui affiancarsi per affrontare una parte del viaggio, solo che questi altri viaggiatori erano ‘spiriti animali’. Gli stessi che abitano questi luoghi”.