Il Covid dei millennials, un libro per le storie dei ragazzi durante la pandemia

9 luglio 2021 | 10:06
Share0
Il Covid dei millennials, un libro per le storie dei ragazzi durante la pandemia
Il Covid dei millennials, un libro per le storie dei ragazzi durante la pandemia
Il Covid dei millennials, un libro per le storie dei ragazzi durante la pandemia

Le difficoltà e il vissuto dei giovani nelle pagine del sanminiatese Andrea Cambi

Le storie dei ragazzi durante la pandemia, le difficoltà a scuola e in famiglia, il passaggio dal lockdown all’arrivo dei vaccini. C’è uno squarcio di realtà, talvolta cruda e difficile da mandar giù, nel libro di Andrea Cambi, giovane di San Miniato Basso che ha dato alle stampe “Il Covid dei millennials”, edito dalla casa editrice empolese Ibiskos Ulivieri e con la copertina di Matteo Priori.

Pagine fatte di storie vissute, esperienze reali rimaste nascoste dietro al quotidiano bollettino dei contagi. Il conto dei morti e dei ricoveri non ha lasciato spazio a un altro dato: quello delle difficoltà e delle sofferenze dei più giovani, che all’improvviso si sono trovati chiusi per 24 ore su 24 tra le mura di casa, che non sempre è un luogo ameno.

Diplomato al liceo Marconi di San Miniato, classe 2001, ad Andrea l’idea è venuta in mente durante un viaggio in macchina verso Padova, dove oggi studia Scienze statistiche all’università. “Avevo ricevuto notizie e storie di conoscenti che avevano avuto problemi in famiglia – racconta l’autore – problemi psicologici e disturbi alimentari. Volevo scrivere qualcosa che rimanga, che racconti la realtà del momento vissuta da noi giovani. Tutti i giorni uscivano dati di morti e di ricoveri, ma mancavano all’appello le esperienze quotidiane”.

Così tra febbraio e marzo 2021, a un anno dall’arrivo della pandemia, Cambi si arma di carta e penna e inizia a scrivere. Dopo due mesi, il risultato è “una foto della realtà dal punto di vista dei giovani”. L’opera racconta di come è stato possibile scalfire il lato interiore delle persone dai primi momenti, quelli della paura del virus e delle prime chiusure, fino all’arrivo dei vaccini, che rappresentano la speranza nell’unica via d’uscita possibile. Ma tra le righe c’è anche un ritratto dello scrittore: “Tutto è raccontato dal mio punto di vista – dice Cambi -, quasi tutto viene da me anche perché di studi veri e propri non ce ne sono ancora molti. Ho preso spunto da una storia principale, che è quella del mio migliore amico e poi ci sono tante altre piccole storie che sono state intrecciate e ricucite”.

Chi sono i protagonisti del libro, dunque? I millennials. Al di là delle definizioni accademiche, nelle pagine di Cambi con questa parola, che è entrata di prepotenza nell’uso comune, si fa riferimento ai giovani a cavallo tra gli anni delle superiori e quelli dell’università. Quegli stessi ragazzi che nell’ultimo anno e mezzo si sono trovati in un vortice di direttive e contro-direttive sulle modalità della didattica e sull’esame di maturità e che arrivano al primo giorno di università con una webcam dalla loro cameretta.

Il libro è acquistabile in tutte le librerie di zona, da Pontedera a Empoli ed è ordinabile in tutte le librerie d’Italia. Intanto, partono le presentazioni al pubblico: martedì (13 luglio) alle 21,30 al centro La Calamita di Fucecchio ci sarà un dibattito alla presenza dell’autore e della casa editrice con Renato Colombai, direttore dell’ospedale San Pietro Igneo di Fucecchio, Tamara Morelli, vincitrice del Premio Città di Empoli Domenico Rea e Nicola Baronti, presidente dell’associazione Vinci nel cuore.