Premio Santa Croce Grafica, vince Marta Roberti con Crocuta Crocuta Mating

25 maggio 2021 | 19:03
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Premio Santa Croce Grafica, vince Marta Roberti con Crocuta Crocuta Mating

La valutazione della commissione: “Alto spessore espressivo”

È con Crocuta Crocuta Mating del 2021 che l’artista Marta Roberti vince la decima edizione del Premio Santa Croce Grafica, un’iniziativa del comune di Santa Croce sull’Arno assessorato alle politiche e istituzioni culturali, curata da Ilaria Mariotti, direttrice del Centro di attività espressive di Villa Pacchiani. La manifestazione è realizzata con la collaborazione di Crédit Agricole Italia.

La commissione che ha designato l’opera vincitrice di questa edizione del premio era composta da Eugenio Cecioni (professore emerito, Accademia di Belle Arti di Firenze), Chiara Giorgetti (artista e docente di Grafica d’arte Accademia di Belle Arti di Brera), Ilaria Mariotti, Stefano Pezzato (responsabile collezioni e archivi e coordinamento attività regionali Centro Pecci – Prato) e presieduta da Elisa Bertelli, assessora alla cultura di Santa Croce sull’Arno. La vincitrice riceve un premio di 2mila 500 euro e il lavoro verrà acquisito dalla collezione del Gabinetto dei disegni e delle stampe di Villa Pacchiani.

Questa la valutazione della Commissione: “La commissione, dopo un’attenta valutazione delle opere pervenute converge sulla scelta dell’opera di Marta Roberti alla quale riconosce un alto spessore espressivo, la qualità formale accurata declinazione linguistica di una ricerca significativa. La Commissione, inoltre, segnala per una menzione speciale l’opera Lastra di Ornaghi & Prestinari per la raffinatezza di esecuzione e per il concetto”.

“In alcune serie dei miei lavori – scrive l’artista Marta Roberti – mi sono interessata alla pratica umana dell’imitazione dell’animale. In altri mi sono interessata a quegli animali che suscitano ribrezzo oppure orrore, come gli scarafaggi o i marabu. Non sono molti gli animali che Homo guarda con ripugnanza e orrore e le iene sono tra queste. Nel caso di questa incisione con puntasecca, Crocuta Crocuta Mating, si allude sia all’imitazione che alla ripugnanza. Ne Il cacciatore celeste Roberto Calasso sostiene che a suscitare repulsione per le iene non è tanto il dorso reclinato verso il basso e le zampe posteriori più corte, oppure la risata. Il ribrezzo per Crocuta Crocuta è connesso a una storia inaccettabile e non detta, nella quale l’imitazione ‘obbligava gli umani a riconoscere il loro fondamento instabile, che aveva avuto bisogno di assestarsi al modo di vita dei più efficaci spolpatori di carcasse innalzandosi poi, con azzardo vertiginoso, sino al comportamento dei propri persecutori: i predatori’. Sono trascorsi più di due milioni di anni dal passaggio di Homo dalla dieta carnea alla pratica della caccia. In quel lungo intervallo di tempo Homo ha praticato la saprofagia, lo scavenging, cioè ha mangiato la carne di animali che erano stati uccisi dai predatori o erano morti in altro modo. Nell’approssimazione alla caccia Homo è costretto a imitare gli animali. In questo caso le iene”.

Alla decima edizione hanno partecipato: Francesca Banchelli, Fabio Cresci, Serena Fineschi, Federico Gori, Claudia Losi, Marcandrea Magni, Valeria Manzi, Silvia Mariotti, Beatrice Meoni, Matteo Nuti, Ornaghi & Prestinari, Vera Portatadino, Marta Roberti, Federica Rugnone, Giuseppe Stampone con Danilo Sciorilli