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In Toscana riparte la cultura: dall’1 maggio riaprono oltre 30 dei 49 musei della regione

30 aprile 2021 | 15:08
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In Toscana riparte la cultura: dall’1 maggio riaprono oltre 30 dei 49 musei della regione

Il direttore regionale musei Stefano Casciu ha confermato la riapertura di musei, pinacoteche, aree archeologiche, parchi,  giardini storici e ville medicee

Riparte la cultura in Toscana. Da domani (1 maggio) inizia la riapertura anche nei fine settimana della maggior parte dei luoghi della cultura statali riuniti nella direzione regionale musei della Toscana regione attualmente classificata in zona gialla.

Il direttore regionale musei Stefano Casciu ha confermato la riapertura a partire dal 1 maggio di oltre 30 dei 49 musei, pinacoteche,  aree archeologiche, parchi, giardini storici e ville medicee di pertinenza della direzione regionale musei.

“Una nuova ripartenza questa volta anche nei fine settimana che ho voluto simultanea e corale – afferma Stefano Casciu – per sottolineare il valore simbolico del passaggio da una fase di resilienza che ha visto i nostri musei particolarmente attivi con iniziative digitali, lavori di restauro,  catalogo, allestimento e manutenzione ordinaria e straordinaria a una fase di ripresa incoraggiata dalle Istituzionitale da intercettare la domanda di cultura e favorire la ripartenzadelle attività turistiche. Abbiamo iniziato già nei giorni scorsi con alcune aperture frutto degli accordi di valorizzazione con gli enti locali promosse in questi anni dalla direzione per proseguire conaltre dal forte valore simbolico il 1 maggio. Il maggior numero di aperture si concentrerà tra il 3 e il 4 maggio quando sarà possibile riaprire in concomitanza con gli altri istituti nazionali della Regione’’.

Particolarmente ampia per la diffusione sul territorio e la tipologia degli istituti l’offerta della direzione regionale musei.

A Firenze dal 3 maggio si potrà tornare ad ammirare la nuova Sala del Beato Angelico del Museo di San Marco recentemente riallestita grazie al generoso finanziamento di Friends of Florenceche ora ospita eccezionalmente il dittico con la Natività e l’Orazione nell’Orto del Beato Angelico della Pinacoteca dei Musei civici di Forlì esposto qui grazie ad un accordo di scambio per il prestito del Giudizio finale del Museo di San Marco alla grande mostra Dante la visione dell’arte  Al Museo archeologico nazionale di Firenze riapre anche la mostra Tesori dalle terre d’Etruria. La collezione dei conti Passerini, Patrizi di Firenze e Cortona, inaugurata in ottobre, subito chiusa e poi riaperta per breve tempo ad inizio anno. Per la prima volta dopo circa 150 anni è stata interamente riunita nei suoi nuclei principali la collezione archeologica che fu del conte Napoleone Passerini (1862-1951) e della sua famiglia. In mostra 293 reperti, fra i quali spiccano vasi ateniesi di grande qualità, alcuni con iconografie rarissime, e uno dei più antichi e più importanti vasi etruschi dell’intera produzione a figure rosse, un grande vaso per mescolare l’acqua e il vino utilizzato nei simposi dell’aristocrazia etrusca dell’Ager Clusinus, il territorio dell’antica Chiusi.

Nella provincia di Arezzo tra il 1 e il 4 maggio riaprono le porte il Museo delle Arti e Tradizioni popolari dell’Alta Valtiberina – Palazzo Taglieschi ad Anghiari, al quale sarà possibile accedere anche con un nuovo biglietto integrato con il Museo della Battaglia di Anghiari, e l’Area archeologica del Sodo a Cortona, mentre nella città di Arezzo tornano ad ospitare il pubblico il Museo Archeologico Nazionale G. C. Mecenate, il Museo di Casa Vasari e la Basilica di San Francesco, finalmente fruibile al termine dei i lavori di restauro dei prospetti esterni, della Cappella Guasconi, della Cappella Tarlati di Pietramala e delle vetrate policrome. Già dal 26 aprile è di nuovo visitabile l’Area Archeologica del Sodo a Cortona mentre l’Abbazia di S. Salvatore a Soffena a Castelfranco Piandiscò riaprirà sabato 8 maggio.

In provincia di Grosseto, tra il 3 e il 10 maggio, riaprono il Museo Archeologico Nazionale e Antica Città di Cosa a Orbetello, l’Area archeologica di Roselle e l’Area archeologica di Vetulonia a Castiglione della Pescaia.

In provincia di Livorno saranno nuovamente visitabili, dal 3 e dal 4 maggio i Musei nazionali delle residenze napoleoniche (Palazzina dei Mulini e Villa di San Martino) a Portoferraio e, già dal 1 maggio, il Museo archeologico nazionale di Castiglioncello.

A Lucca il Museo nazionale di Villa Guinigi e il Museo nazionale di Palazzo Mansi.

A Pisa e provincia il Museo nazionale di Palazzo Reale e la Certosa Monumentale di Calci.

A Pistoia e provincia la Fortezza di Santa Barbara, l’Ex Chiesa del Tau, l’Oratorio di San Desiderio e il Museo nazionale di Casa Giusti a Monsummano Terme.

In provincia di Prato la Villa Medicea di Poggio a Caiano e, già dal 29 aprile, l’Area archeologica di Montefortini e Boschetti a Comeana (Carmignano).

A Siena e provincia dal 3 maggio la Pinacoteca Nazionale, Villa Brandi, il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi e, il 28 maggio, l’Eremo di San Leonardo al Lago a Monteriggioni. (segue)

Le riaperture avverranno nel rispetto di tutte le norme di sicurezza già previste dai protocolli anti Covid. Per ragioni tecniche non tutti gli spazi museali saranno interamente fruibili, e non tutti i siti museali della direzione regionale apriranno contemporaneamente.

“Ci auguriamo – aggiunge Casciu – che presto tutti i siti statali possano essere restituiti interamente alla visita ed alle comunità”

I consueti orari, le date di apertura e le modalità di ingresso potranno subire variazioni che saranno sempre aggiornate sul sito www.polomusealetoscana.beniculturali.it per consentire al pubblico di programmare al meglio la visita.

In linea con i protocolli per la prevenzione del contagio da Covid-19, nei musei sarà ovunque obbligatorio indossare la mascherina, anche all’aperto, e mantenere il distanziamento interpersonale.

L’ingresso in alcuni casi, in particolare durante il fine settimana, è esclusivamente con prenotazione obbligatoria e/o limitato a un numero massimo di visitatori.