Bottega Lorenzetti, la mostra che porta l’arte pittorica italiana nei musei di Montopoli

Domani (12 settembre) l’inaugurazione. Sarù visitabile fino al 3 ottobre
Portare l’arte nei musei e nei palazzi storici di Montopoli: questo uno degli obiettivi della mostra che domani, sabato 12 settembre, a Montopoli in Valdarno, prenderà il via: Bottega Lorenzetti. Maestria e tradizione pittorica italiana. L’iniziativa, che sarà inaugurata alle 11 al Conservatorio di Santa Marta con l’introduzione di Monica Baldassarri, direttrice del Sistema Museale Montopolese, e di Ilario Luperini, critico e storico dell’arte, si concluderà sabato 3 ottobre con una dimostrazione finale del maestro Giovanni Lorenzetti.
Dopo l’esordio con la sua prima mostra alla Galleria 33 di Lucca nel 1972, Lorenzetti ha partecipato all’Expo di Bari e all’Arte Fiera di Bologna per ben quindici anni, oltre che ad altre fiere ed esposizioni d’arte italiane. Oltre all’insegnamento, ha realizzato anche opere di committenza pubblica: tra le più rilevanti, la Santa Bona da Pisa, realizzata nel 2003 per il Vaticano, la pala con i Santi Pietro e Paolo per il duomo di Castelnuovo in Garfagnana del 2010 e la Madonna del Rosario, conservata nella chiesa di Santa Caterina a Lucca. Nel 2017, con il sostegno dell’associazione Casa delle Sette Arti di Confartigianato di Lucca, apre una “bottega” con sede nella Casermetta Santa Croce sulle mura urbane della città, portando avanti il progetto Arcangelo, uno studio sistematico dell’arte italiana dal Quattrocento al Settecento con il seguito di 35 allievi, i cui lavori saranno messi in mostra in questa occasione proprio a Montopoli.
Oltre al Sistema Museale Montopolese e al comune di Montopoli in Valdarno, nell’iniziativa sarà coinvolta anche la Fondazione Conservatorio di Santa Marta, che potrà contare sull’adesione e sul contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, nella persona del presidente Antonio Guicciardini Salini, da sempre impegnato nella promozione del patrimonio artistico e culturale del territorio montopolese.
“Si tratta di una mostra diffusa, che abbraccerà tutto il centro storico di Montopoli – spiega il sindaco Giovanni Capecchi – le sedi espositive, infatti, saranno tre: la chiesa e il conservatorio di Santa Marta, la saletta Marinetta Nazzi al Palazzo dell’antica cancelleria e, infine, il museo civico di Montopoli”.
Un unico percorso all’interno del quale i visitatori potranno ammirare le opere e le tecniche espressive usate da varie scuole pittoriche italiane dal Quattrocento al Settecento, in dialogo con i capolavori conservati presso le sedi espositive, tra i quali la tavola di Lorenzo Monaco e una tela di Ludovico Cardi, detto il Cigoli.
“È un’iniziativa importante e prestigiosa –commenta Cristina Scali, assessore alla cultura – per la quale ringraziamo tutte le realtà che hanno aderito e che speriamo possa essere soltanto la prima di una lunga serie, magari coinvolgendo anche altre realtà museali del territorio–un’occasione, comunque, per far conoscere e condividere il patrimonio non solo del Sistema Museale Montopolese, ma anche quello della Fondazione Conservatorio Santa Marta”.
Durante le aperture della mostra sono inoltre previsti incontri con gli autori e con critici d’arte che aiuteranno il pubblico a comprendere e ad approfondire alcune delle opere esposte. Sarà possibile, in questo modo, comprendere meglio il metodo e la filosofia del maestro Lorenzetti, per il quale “nella rappresentazione pittorica è importante perseguire la poesia e non la pura meccanica”.
“La Fondazione Conservatorio Santa Marta –dice Elisa Barani, presidente della Fondazione – ha aderito con piacere alla proposta del comune di Montopoli di organizzare, in modo congiunto, l’esposizione delle opere legate al maestro Giovanni Lorenzetti. L’iniziativa culturale è di alto livello e permette di conoscere l’artista e la sua scuola all’interno di luoghi già ricchi di storia e cultura quali i musei cittadini”.
Per chi volesse visitare la mostra, al fine di rispettare le vigenti norme anti-contagio, è necessario effettuare la prenotazione presso il Museo Civico o il Conservatorio di Santa Marta.