Alla scuola primaria Carducci la gita è virtuale

7 giugno 2020 | 20:18
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Alla scuola primaria Carducci la gita è virtuale

L’iniziativa resa possibile grazie alla didattica online

Nonostante la scuola chiusa per emergenza covid e l’impossibilità di effettuare la consueta gita finale, la classe 3° C della scuola primaria Carducci di Fucecchio si è lo stesso recata in viaggio. Magia della didattica a distanza e della professionalità del professor Bogliolo, ordinario all’Università di Urbino per la facoltà di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni e fra i maggior esperti del coding nella didattica a livello internazionale, che ha organizzato una mega gita virtuale ad Urbino, città natale di Raffaello Sanzio di cui ricorre il 500esimo centenario dalla sua morte.

“Si è trattato – afferma l’insegnante di classe Patrizia Moriani – della simulazione di un viaggio di ben due giorni con tanto di visita virtuale alla città, attività di coding, cena virtuale, video pigiama party e fiaba della buonanotte. Il professor Bogliolo, guidato dagli stessi bambini, attraverso un’ app creata dal suo staff, CodyRoom, che permetteva di seguire tutte le dirette dalla stessa pagina e che possedeva 3 tasti colorati attraverso i quali  gli alunni potevano partecipare ai sondaggi istantanei per indicare la strada alla loro guida, collaborare ai giochi e alle esplorazioni, ha fatto conoscere i monumenti principali di Urbino: il Palazzo Ducale, con scene e personaggi dell’epoca, e la casa natale di Raffaello”.

Gli alunni, partiti con il pulmino virtuale, sono stati accolti ed alla fine salutati al Mercatale di Urbino, hanno partecipato con i ben quasi 7000 compagni di tutta Italia presenti alle visite e alle sfide fra le quali anche una rinascimentale e virtuale caccia al tesoro.

L’iniziativa è stata molto apprezzata dai bambini e dai genitori che hanno seguito con i figli la visita e i giochi e contribuito all’allestimento della cena virtuale.

“E’ stata un’esperienza particolare – conclude la dirigente Colombai – che ha consentito fra l’altro di vivere la scuola a distanza, spesso faticosa ed impegnativa, in modo divertente e che ha unito scuola e famiglia”.