Fucecchio, infiorata “limitata”: addobbi floreali per la messa del Corpus Domini

4 giugno 2020 | 21:06
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Fucecchio, infiorata “limitata”: addobbi floreali per la messa del Corpus Domini

L’ultima interruzione risale ai primi anni del ‘900

Ci sarà anche quest’anno, ma non nelle sue forme tradizionali l’infiorata del Corpus Domini di Fucecchio. Non ci saranno i quadri di fiori colorati e curati nei minimi dettagli dagli artisti. Quest’anno, l’infiorata del 14 giugno, sarà limitata agli addobbi floreali per la messa del corpus domini, in piazza Vittorio Veneto, davanti alla collegiata di Fucecchio.

Ci saranno, oltre alla Pro Loco di Fucecchio che coordina l’infiorata, le associazioni che si occuperanno dello svolgimento dell’evento come Shalom, gli Scout e gli Amici del centro storico. Un’organizzazione molto diversa dagli anni scorsi: se a condizioni normali in questi giorni ci sarebbe da pensare agli ordini dei fiori, alla loro sistemazione e all’accoglienza dei turisti, quest’anno, le preoccupazioni degli organizzatori riguardano il mantenimento delle distanze di sicurezza.

Va dato merito, tuttavia, che la volontà di continuare nella tradizione ha permesso di non annullare completamente l’infiorata, ma di studiare delle modalità diverse. “La messa del corpus domini – ha detto Francesco Cei, presidente della Pro Loco di Fucecchio – è anche l’occasione per riprendere e terminare la pastorale del vescovo Andrea Migliavacca che era stata interrotta dal lockdown”. La messa del 14 giugno, infatti, sarà celebrata dal vescovo di San Miniato Andrea Migliavacca e sarà l’occasione per una celebrazione unitaria con tutte le parrocchie di Fucecchio.

È stata una scelta obbligata – ha detto Cei – non si poteva far altro. Ora stiamo studiando gli spazi del piazzale per il posizionamento delle sedie. Storicamente, l’infiorata è stata interrotta solo alcuni anni a inizio ‘900 a causa delle guerre e della venuta del fascismo. Quest’anno non è il solo evento che è saltato a causa del coronavirus: anche il 25 aprile dovevamo fare la Fiera del gusto, ma eravamo in piena quarantena”.