Dall’odio alla speranza, testimonianze e incontro per il Giorno della Memoria

24 gennaio 2020 | 13:46
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Dall’odio alla speranza, testimonianze e incontro per il Giorno della Memoria
Dall’odio alla speranza, testimonianze e incontro per il Giorno della Memoria
Dall’odio alla speranza, testimonianze e incontro per il Giorno della Memoria
Dall’odio alla speranza, testimonianze e incontro per il Giorno della Memoria

Inaugurata la mostra Binario 21 in biblioteca a San Miniato

La mostra è divisa in due parti: la prima ripercorre le fasi della discriminazione razziale e della persecuzione antiebraica in Italia, la seconda contiene le testimonianze di alcuni deportati di quel tragico convoglio o dei loro familiari. All’interno c’è anche materiale multimediale con la testimonianza di Liliana Segre. Si chiama Binario 21 la mostra che San Miniato dedica alla Giornata della Memoria. Resterà aperta al pubblico fino al 31 gennaio e il 27 gennaio ospiterà un evento pubblico commemorativo.

La mostra è stata inaugurata mercoledì 22 gennaio nella biblioteca comunale Luzi e Aula Pacis, sotto Loggiati di San Domenico di San Miniato ed è opera del Comune di San Miniato in collaborazione con il Movimento Shalom e l’Associazione Figli della Shoah, con il patrocinio della Regione Toscana e della Fondazione Santa Chiara e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato.

Il viaggio è tra 38 tele e un video di 6 minuti che ricostruiscono la storia di alcune delle 605 persone deportate il 30 gennaio 1944 al campo di sterminio di Auschwitz Birkenau da un binario fantasma, il Binario 21 appunto, nascosto sotto la stazione centrale di Milano. Dalla fine del 1943 all’inizio del 1945, da quei binari sotterranei partirono altri 14 convogli, tutti carichi di persone, in gran parte ebrei ma non solo, destinate alla morte nei campi di sterminio nazisti.

Nel pomeriggio di lunedì 27, all’interno dell’ex frantoio della biblioteca, ci sarà l’incontro Un viaggio nell’odio per costruire la speranza alla presenza del sindaco di San Miniato Simone Giglioli, del consigliere comunale delegato a memoria, pace e cooperazione internazionale Michele Fiaschi, del sindaco di Montopoli Val d’Arno Giovanni Capecchi, di don Andrea Pio Cristiani fondatore Movimento Shalom e di Roberto Verrucchi vice presidente dell’associazione Italia Israele di Firenze.

E’ questa una, ma non l’unica, iniziativa organizzata per tenere viva quella memoria, mentre uno dopo l’altro, gli ultimi sopravvissuti allo sterminio ci stanno lasciando. Una storia incredibilmente vicina, ma che rischia di essere troppo lontana in una società che si vergogna del suo passato e che così rischia di non analizzarlo abbastanza e di ricadere nelle stesse “leggerezze” di tutti che resero possibile, lecito e invisibile lo sterminio di massa opera di qualcuno.

Tra gli appuntamenti in programma c’è un consiglio comunale aperto ai ragazzi delle scuole convocato per le 9,30 di lunedì 27 gennaio con la deposizione della corona di alloro alla pietra monumentale dedicata a Italo Geloni, in piazza Geloni a San Miniato Basso. Alle 10, il presidente del consiglio comunale Vittorio Gasparri, il sindaco di San Miniato Simone Giglioli, il vescovo di San Miniato Andrea Migliavacca, la presidente della sezione Aned di Pisa Laura Geloni e Sahy Servi consigliere della comunità ebraica di Firenze parteciperanno al consiglio comunale aperto, alla Casa Culturale a San Miniato Basso con le classi terze della scuola secondaria di primo grado degli Istituti Sacchetti e Buonarroti, insieme a una rappresentanza degli studenti che l’anno scorso hanno partecipato al pellegrinaggio ai campi di sterminio.

Nell’occasione saranno letti brani contenuti nel libretto che raccoglie le testimonianze dei ragazzi, realizzato grazie al contributo dell’Azienda speciale farmacie e gli allievi dell’Accademia Musicale di San Miniato Basso, diretti da Marzia Vignozzi, suoneranno alcuni brani.

Ad anticipare le celebrazioni del Giorno della memoria è la presentazione del libro di Manuel NoferiniLe fosse di Kirov“, prevista per domenica 26 gennaio, alle 15, al Museo della Memoria.