La fischiatrice di Ponte a Egola ai campionati mondiali in Giappone




Filomena sarà l’unica italiana in gara e una delle solo tre europee
Sarà in Giappone a rappresentare San Miniato, ma anche tutta Italia e tutta Europa. Filomena Torelli di Ponte a Egola si è qualificata per i campionati mondiali di fischio e gareggerà l’11 e il 12 aprile a Tokyo. È il campionato più prestigioso al mondo per la disciplina che in Oriente è particolarmente seguita.
Filomena sarà l’unica italiana in gara e una delle sole tre partecipanti in tutta Europa, insieme a un’artista che proviene dalla Spagna e una dal Regno Unito. Sente il peso della responsabilità e delle aspettative, ma ciò non toglie l’orgoglio di essere stata selezionata tra i candidati e le candidate che hanno fatto domanda da tutto il mondo. Si esibirà sulle basi del maestro Giovanni Pecchioli, musicista compositore fiorentino con il quale è nato un vero e proprio duetto artistico, grazie al connubio perfetto delle rispettive competenze. I due andranno insieme a Tokyo, ma la loro è una collaborazione che va oltre i confini di questo campionato.
Di arte si parla, perché il fischio altro non è che uno strumento musicale, al pari di tutti gli altri. E come per tutti gli strumenti, per imparare a “suonarlo” bene, serve tanto allenamento, tanta pratica e tanta costanza. “Provare, provare, provare” questo serve, come nel film Non ci resta che piangere quando Pia, la ragazza di cui Troisi è innamorato, vuole imparare a giocare a palla. A forza di provare, Filomena è arrivata tra le prime artiste al mondo nella disciplina e si presenterà a Tokyo con un curriculum tutto da invidiare. A partire dal posizionamento che ha conquistato: “Le selezioni – racconta Torelli – consistevano in clip audio non visive che provenivano da tutto il mondo, valutate da giudici musicisti e fischiatori. La prima selezione riguarda il gradimento generale e dopo c’è lo scrutinio finale per valutare se il risultato ha la valenza necessaria per una gara internazionale. In oriente c’è una rigorosità assoluta sulla materia. Io sono posizionata settima e quindicesima a seconda delle categorie”.
Promossa a pieni voti, quindi. Le categorie in cui sarà in gara sono Senior con accompagnamento preregistrato, cioè con una base musicale sotto e le Allied arts (arti alleate), dove oltre al fischio Filomena può utilizzare un altro strumento, nel suo caso il flauto traverso. Porterà in tutto tre brani che spazieranno nei generi da quello popolare a quello classico.
La passione per il fischio in Filomena Torelli nasce dall’esigenza di sperimentare nella musica e di andare oltre alla classica conoscenza di uno strumento. “Ho associato – racconta Torelli – la mia conoscenza musicale a uno strumento atipico, cioè il fischio. Adesso leggo spartiti e li riproduco, ma all’inizio è dura. Ci sono diverse tecniche di studio da sperimentare. Culturalmente il fischio in Italia non è considerato come uno strumento vero e proprio, soltanto Morricone ne ha fatto uno strumento per le sue colonne sonore. Io me ne sono interessata ormai da anni e sul web ho scoperto tutto il mondo che c’è dietro: ci sono scuole interamente dedicate al fischio”.
Un lavoro di squadra, quello di Torelli e Pecchioli, che alla fine ha premiato entrambi. Una soddisfazione, anche solo il fatto di essere stati selezionati, che rende felice sia chi ci mette la faccia e il fiato, sia chi ha lavorato tanto dietro le quinte, componendo gli spartiti che più di tutti si adattano allo stile di Filomena. Una flessibilità musicale che contraddistingue il duo. Clarinettista, sassofonista, compositore e arrangiatore Pecchioli si è diplomato al Conservatorio Cherubini di Firenze in clarinetto, si muove a proprio agio in mezzo ad ogni genere musicale, con sonorità classiche, nonché della musica colta del Novecento, del jazz, ma anche molto altro. Spesso i suoi progetti attraversano più stili musicali e si possono definire crossover. Ha composto musiche originali per cortometraggi, documentari, opere musicali e teatrali. È esperto in arrangiamento, direzione artistica di eventi e nuove tecnologie musicali, curando spesso anche la registrazione e la produzione dei master audio dei propri lavori.
“Siamo supportati – conclude orgogliosa Filomena – dal comune di San Miniato e associazione Pinocchio a i’ Pinocchio e da tutte le istituzioni. San Miniato c’è, la Toscana c’è, non è detto che io vinca, ma sono contenta di portare un po’ di onore”.