Amaretto in festa a Santa Croce sull’Arno: degustazioni, workshop, cooking show ed esposizioni

5 dicembre 2019 | 15:46
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Amaretto in festa a Santa Croce sull’Arno: degustazioni, workshop, cooking show ed esposizioni
Amaretto in festa a Santa Croce sull’Arno: degustazioni, workshop, cooking show ed esposizioni
Amaretto in festa a Santa Croce sull’Arno: degustazioni, workshop, cooking show ed esposizioni

“Un dolce che possono mangiare tutti”: ecco l’amaretto di Santa Croce sull’Arno che, puntuale, annuncia il Natale

“Un dolce che possono mangiare tutti”: ecco l’amaretto di Santa Croce sull’Arno che, puntuale, annuncia il Natale. È infatti la festa di questo piccolo dolce con mandole uova e zucchero il preludio alle festività natalizie e che avverte i santacrocesi.

È stata presentata oggi giovedì 5 dicembre, nella sala del consiglio comunale la 27esima mostra mercato dell’amaretto, il simbolo dell’arte dolciaria di Santa Croce sull’Arno. L’appuntamento è per l’8 dicembre dalle 10 alle 20 nel Museo della conceria e la festa è stata organizzata dal centro commerciale naturale con il patrocinio del comune e la collaborazione delle associazioni.

Degustazioni, workshop, cooking show ed esposizioni accoglieranno i visitatori in un mix di profumi e sapori. Si, perché di amaretto ce n’è uno, ma ha tanti sapori: ogni amarettaio ha la sua ricetta segreta, con un dettaglio che distingue il suo dolce da tutti gli altri e lo rende unico. Poi ci sono quelli fatti in casa e lì tutti i santacrocesi possono dare spazio alla fantasia e preparare l’amaretto che più si addice al loro gusto. “Una festa identificativa e rappresentativa del territorio – secondo Giulia Deidda, sindaco di Santa Croce sull’Arno -. La location sarà il museo della conceria per tenere insieme i due aspetti caratteristici di Santa Croce: il nostro lavoro e il nostro dolce tipico, che rappresenta, insieme alla pelle, la nostra identità. Ci sarà anche un pezzo di Staffoli, con Stefano Quaglierini che spiegherà quasi vini si abbinano con l’amaretto. L’amaretto può essere un ponte per le relazioni tra il capoluogo e la frazione”.

La festa in realtà per tanti bambini e ragazzi è iniziata da tempo: da più di un mese gli amarettai di Santa Croce tengono laboratori di cucina per insegnare e tramandare la tradizione. E in questo modo un prodotto locale, strettamente legato al territorio, non sparisce. Il museo sarà animato dagli amarettai, dai commercianti e dalle associazioni per tutta la giornata di domenica 8, ma già sabato 7 dicembre lo chef Paolo Fiaschi proporrà una “cena prima della festa” a base di amaretto.

I punti salienti di domenica, oltre all’incontro con il wine influencer Stefano Quaglierini, sono sicuramente le tre premiazioni e l’aperiamaretto con dj set di Federico Scavo di Galasso Eventi. Il premio più atteso di ogni anno, l’amaretto d’oro che gira di pasticceria in pasticceria, quest’anno cambia forma. A dirlo è Andrea Nesti della gioielleria incaricata di realizzare l’opera. “Sarà alto 50 centimetri – ha detto Nesti –, protetto da una teca in vetro e sarà una mano che porge un amaretto, esattamente come fanno i nostri fornai e i nostri pasticceri dietro al bancone. I nomi dei vincitori delle scorse edizioni saranno incisi sui braccialetti che questa mano indossa”. Oltre alla competizione tra i forni e le pasticcerie storiche c’è anche il premio amaretto kid che andrà allo studente delle scuole di Santa Croce che realizzerà il miglior dolce e il premio amaretto d’antan, dedicato a quelli fatti in casa. La giuria per l’amaretto d’oro sarà presieduta da Angelo Scaduto e nella commissione ci saranno personaggi scelti da diversi ambiti. Ci sarà anche uno show cooking di Gilberto Rossi, lo chef volto noto de La prova del cuoco e special guest l’attore Roberto Farnesi. Durante tutta la giornata ci sarà un’area per bambini con l’intrattenimento di Ciaf Maricò.

“Anche attraverso l’amaretto passa la nostra operosità – ha detto Daniele Bocciardi, assessore -. La prima cosa che viene in mente pensando a Santa Croce è la pelle, ma chi cammina nel centro storico, chi vive il territorio sa che il canale dell’enogastronomia ha potenzialità enormi e riesce a stimolare il commercio, la cultura e lo stare insieme”. Poi continua: “Da staffolese quale sono – ha detto Bocciardi – sono felice delle presenta di Stefano Quaglierini, un esperto di vino, giovanissimo e già con larghissimo seguito. Stefano per noi staffolesi è un orgoglio”.
“L’amaretto di Santa Croce è stato riconosciuto prodotto tipico toscano – ha detto Angelo Scaduto, esperto nella storia del dolce -, esiste da più di un secolo. L’8 dicembre non è casuale: l’8 dicembre al monastero di santa Cristiana nel 1278 è apparsa la Madonna, questo è un fatto storico. Poi, siccome col passare del tempo l’amaretto si indurisce ma non ammuffisce, i pellegrini sulla Francigena li amavano molto perché erano piccoli e non occupavano spazio nello zaino, sono calorici e poteva essere conservato a lungo, bastava scaldarlo con dell’acqua e tornava buono”.