
Un ispettore del lavoro che si trova a fare i conti con un omicidio. L’ispettore Carlo Felicino, domenica 11 novembre, sarà al Pisa Book Festival insieme al suo autore Pasquale Sgrò, che di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro si occupa dagli anni ’80 e che nella Viareggio dei cantieri fa vivere il suo personaggio.
Nessun Dorma è il suo secondo lavoro, edito da Pagliai che sarà presentato, in un incontro aperto al pubblico, domenica alle 16 al Book Club. A togliere il sonno al solitario ispettore del lavoro è un attore di teatro morto sulla scena. E un caso da risolvere, in un libro un po’ thriller e un po’ giallo.
L’ispettore Felicino è anche un fumetto: Storie a colori di sicurezza sul lavoro (Maria Pacini Fazzi editore) e Storie di salute e sicurezza sul lavoro (Pacini editore). Brevi episodi di ispezioni in luoghi di lavoro dove una norma non rispettata diviene occasione, per Felicino, di spiegarne con semplicità l’importanza e le possibili conseguenze. Un tema quanto mai attuale, che Sgrò affronta con competenza e serietà riuscendo nel non facile intento di proporre una lettura piacevole e leggera. Con un punto fermo, però: con la sicurezza non si scherza.
“Se non si legge infatti – ha detto la vicepresidente della Toscana Monica Barni inaugurando la kermesse – non si hanno gli strumenti per capire appieno il mondo che ci sta attorno”. Non leggere chiaramente può diventare anche un problema economico e produttivo. Sono due facce della stessa medaglia, ben presenti ai frequentatori del Pisa Book Festival. E la vicepresidente ne approfitta per lanciare il patto toscano sulla lettura, durante una tavola rotonda dedicata all’impegno per la diffusione della cultura del libro, in un raffronto tra Spagna e Italia, presenti il poeta e traduttore, nonché direttore dell’istituto Cervantes a Roma, Juan Carlos Reche e i rappresentati di biblioteche e reti molto attive, dalla San Giorgio di Pistoia alle Oblate a Firenze, dalla biblioteca degli Intronati di Siena alla scolastica e De Martis di Pisa.
“Leggere – spiega Barni – è un valore sociale e civile da sostenere. L’obiettivo deve essere quello di ampliare il pubblico dei lettori, consolidando l’abitudine a leggere fin dalla nascita e avvicinando coloro che oggi non leggono”.