A cena con La Ruga per un assaggio di Sagra

23 ottobre 2018 | 09:20
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A cena con La Ruga per un assaggio di Sagra

Per loro la cucina è arte. Sarà per questo che, anche quest’anno, per presentare la sua Sagra del tartufo bianco, La Ruga ha scelto un doppio evento: mostra e cena. Domani 24 ottobre alle 19, infatti, sarà inaugurata la mostra fotografica Gente di Paese 5, con foto di Guglielmo Meucci a persone e personaggi di Ponte a Egola e curata da Filippo Lotti. Poi, alle 20, la cena di presentazione sarà un assaggio della quinta Sagra del Tartufo bianco delle colline sanminiatesi. Una cena a quattro mani, preparata dagli chef Daniele Fagiolini del ristorante Le Colombaie e Fabrizio Marino del ristorante Maggese (con prenotazione obbligatoria al numero 339 2393899).

Sabato 27 e domenica 28 ottobre, poi, a Ponte a Egola di San Miniato ci sarà la Sagra, con i migliori piatti della tradizione locale. Il programma della Sagra del Tartufo Bianco infatti darà massimo risalto alla buona cucina. Il tartufo bianco delle colline sanminiatesi sarà protagonista a tavola assieme ad altri prodotti tipici. Nel corso della sagra, poi, è prevista un mercatino biologico e dei prodotti tipici locali, mercatino dell’artigianato, dell’antiquariato e collezionismo. Da non perdere, infine, la mostra vespa raduno e tanti altri eventi in programma domenica 28 ottobre dalle 15.
La Sagra del Tartufo Bianco è organizzata dall’Associazione Culturale “La Ruga” in collaborazione con altri enti locali e con il patrocinio del Comune di San Miniato. Gli stand gastronomici resteranno aperti il sabato a cena dalle 19,30 e la domenica anche a pranzo dalle 12. Tutti gli eventi in programma si terranno nella sede dell’associazione.
Gente di paese è partita nel 2011 come un percorso ricognitivo che non è altro che un racconto per immagini, il racconto di un paese attraverso le persone che lo vivono quotidianamente con i loro mestieri e le loro attività, ogni anno immortalati dagli scatti di un fotografo diverso. Per questa edizione, la quinta, le foto sono di Guglielmo Meucci, giovane fotografo professionista di San Miniato Basso, classe 1989. “Poter entrare all’interno delle varie aziende – ha detto il fotografo – e toccare con mano le varie realtà, l’odore delle pelli, il rumore delle macchine da lavoro è stato tutto di grande stimolo. Ho avuto l’opportunità di creare una memoria fotografica di luoghi e soprattutto mestieri che, solo, fra 30, 40 anni acquisirà un valore inestimabile proprio per la loro forza di raccontare gente vera che ancora oggi ha mantenuto salda la sua fede al lavoro artigianale e non solo”. “Per questa edizione, così come nelle precedenti – dice Filippo Lotti – ho scelto i soggetti da fotografare non seguendo un criterio ben definito. In effetti questo è un reportage sulla vita paesana quindi ho voluto che fosse soltanto una rendicontazione che rimanesse nel tempo a testimonianza di un vissuto di questa comunità, in una sorta di archivio della memoria”. A integrare la mostra sarà presentato un video del backstage dei servizi fotografici realizzato da Filippo Lotti. L’esposizione sarà visitabile, ad ingresso libero, fino al 28 novembre, il lunedì e il mercoledì dalle 16 alle 19.