Mercantia apre la prevendita e regala qualche anticipazione

“Mercantia celebra se stessa e l’epopea del teatro di strada in Italia. Quando abbiamo iniziato, 30 anni fa, è stato grazie a Mercantia ed ai suoi strumenti, come il catalogo ufficiale, che il teatro di strada ha conquistato diritto di cittadinanza nelle rassegne teatrali”. Lo dice il direttore artistico Alessandro Gigli mentre inizia la prevendita della 30esima edizione di Mercantia, Festival Internazionale di teatro di strada, si svolgerà a Certaldo da mercoledì 12 a domenica 16 luglio.
Grazie all’accordo con Unicoop Firenze, che si rinnova per il trentennale, i soci di Unicoop Firenze potranno avere una scontistica speciale ed è previsto un abbonamento 5 giorni per tutto il Festival.
Il programma
Tra le decine di compagnie che si esibiranno, dai cantastorie alla danza aerea, dai mimi alle street band, dalle parate di strada al cabaret, dai burattinai ai giocolieri, ci sono i franco-catalani “Los Excentricos”, Premio Nazionale Cultura di Catalogna nel 2011, con “The meltin pot pourri”, reinventano l’arte della clownerie declinata in chiave interculturale. La pirotecnica e “terrificante” parata di strada degli olandesi Close Act, con “Saurus, giant beasts from prehistoric times”, spettacolo itinerante con enormi creature preistoriche che riappaiono tra la folla in cerca di cibo, creando il caos, per poi rivelarsi dinosauri “vegetariani”. Il quartetto di mimi Dekru, da Kiev, noto per la sua eleganza e il sottile senso dell’umorismo, con “Anime leggere”, rielabora di un originale linguaggio del corpo, ispirato alla mimica di Marcel Marceau. Poesia e grande abilità tecnica per “The Fifth Wheel” (Russia/Germania), con il loro “Extraordinary voyage”, vero e proprio cabaret musicale di marionette che alterna sketch comici con numeri di estrema complessità, combinando la tradizione artistica classica russa con lo stile europeo. Gli Asante Kenya (Kenya), con il loro “Acrobatic Show”, portano con l’energia di atleti-artisti uno spettacolo di animazione mozzafiato, che dalle danze tribali, sfocia in piramidi umane, eccezionali salti ed evoluzioni nell’aria. Il duo “Le Tarde”, in “Meglio tarde che mai”, vede in scena due anziane concertiste “en travesti”, Ada ed Elsa, che rievocano il loro storico repertorio, con sonorità classiche nelle quali irrompono musiche inedite e contemporanee. E decine di altri spettacoli, street band, eventi e performance.
“In queste tre decadi – continua Giglio -, Mercantia ha prima seguito l’istinto e dato un palco a chi non lo aveva, facendo conoscere al grande pubblico il teatro di strada così come era, nelle forme derivate dalla tradizione dei cantastorie e dei saltimbanchi, con ingresso libero (edizioni 1 10) e compagnie che recitavano a cappello. Poi è diventato un palco “ad invito”, con un biglietto, una vetrina selezionata dei migliori gruppi e generi (edizioni 11 20); infine (edizioni 21 29), abbiamo aperto alla ricerca e alla contaminazione dei generi, a quello che abbiamo chiamato “quarto teatro”, un teatro rivolto non alla gente ma alla singola persona, che non ha velleità di essere rivoluzionario ma sa di essere necessario, per chi lo pratica come per chi lo cerca, un teatro vissuto e condiviso dal pubblico, che, a Mercantia, viene letteralmente “immerso” in una quarta dimensione”.
E con “La grande festa” Mercantia esalterà al massimo la sua capacità di essere un caleidoscopio di emozioni, con via Boccaccio che sarà un’apoteosi di eventi con quattro street band, dodici spazi e “finestre” che si apriranno sulla via ciascuna con una diversa situazione teatrale, mentre nel resto del borgo palchi e giardini segreti daranno riparo a chi vorrà cercare una dimensione più raccolta.
“La trentesima edizione di Mercantia arriva in un momento di particolare attenzione sui Festival da parte di istituzioni e politica dice il sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini, che per Anci Toscana coordinare il tavolo Sistema degli spettacoli dal vivo in questo panorama Mercantia è punto di riferimento a livello nazionale e vuole confermarsi tale: non solo come proposta culturale, ma come riferimento e luogo di confronto per chi organizza questi eventi”.