Montecastello si fa in 3. Schiacciata, luci e teatro ingredienti della festa per tutti

6 aprile 2017 | 18:16
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Montecastello si fa in 3. Schiacciata, luci e teatro ingredienti della festa per tutti
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Montecastello si fa in 3. Schiacciata, luci e teatro ingredienti della festa per tutti
Montecastello si fa in 3. Schiacciata, luci e teatro ingredienti della festa per tutti
Montecastello si fa in 3. Schiacciata, luci e teatro ingredienti della festa per tutti

Per la prima volta sarà di due giorni. Dopo due edizioni di stop, torna la Festa della schiacciata di Pasqua a Montecastello e lo fa combinando ingredienti eccellenti. Quelli delle 500 schiacciate che si stanno infornando, ma anche quelli di 3 feste insieme, perché al tradizionale appuntamento della domenica delle palme, quest’anno si legano anche Rifrazioni festival e C’era una volta un castello. Una festa “proprio per tutti”, la definisce il consigliere comunale di Pontedera Mattia Belli.

“Perché coinvolge tutti gli abitanti della frazione, intanto. Ciascuno di loro, non solo aprirà letteralmente la propria casa, ma sta mettendo a disposizione le proprie competenze. E’ una comunità che si muove tutta insieme, quella di Montecastello. Per un’iniziativa che è sperimentale e che può essere esportata in tutte le frazioni”. Una festa di tutti, poi, perché il programma che lega i tre eventi in un uno è pensato per i bambini e le famiglie che trovano attività dedicate la domenica e anche per i giovani, che il sabato sera avranno l’imbarazzo della scelta tra spettacoli, artisti di strada, giochi di luci e aperitivi.
Sabato 8 e domenica 9 aprile, la manifestazione è a ingresso gratuito, come gratuiti sono i parcheggi. Un bus navetta, inoltre, renderà più comodo e godibile raggiungere la frazione dalle 12 alle 20, con partenza dal piazzale del mercato. “Ogni angolo del paese – anticipano senza svelare troppo le organizzatrici Annalisa Galli e Silvia Tufano – verrà abitato e riabitato. Una mappa all’ingresso racconterà orari e attrazioni” di un borgo che diventa tanti borghi, che cambia voce e aspetto e che invita alla caccia al tesoro preferito. In uno spettacolo “on demand” che soddisfa le singole esigenze ma in una festa corale, garantita da 8 spettacoli al giorno, che iniziato sabato alle 19, per l’aperitivo. Con il buio ad aiutare la magia delle luci, delle proiezioni e degli spettacoli di fuoco o di ombre cinesi e le candele sulle finestre aperte a sottolineare la strada di una serata che profuma di schiacciata e che sa di magia, come quella che in qualche modo serve alla cottura perfetta di questo prodotto tradizionale. Domenica ci saranno anche esposizioni, mezzi storici mercatini. Con il pranzo, su prenotazione (340 6982559). E, poi, pensati per i bambini e le famiglie, laboratori, spazio libri, angolo giochi, fiabe sensoriali.
“Gli abitanti ci hanno sempre aperto le case e accolto a braccia aperte – ha sottolineato Michele Quirici di Tagete edizioni -. Anche per questo C’era una volta un castello è una manifestazione alla quale teniamo tantissimo. E poi perché ci piace vedere il borgo che si riempie di bimbi e famiglie. Questa volta il lavoro è di gruppo e quindi ci piace anche di più”.
“Un evento importante per il territorio – ha detto fiera l’assessore Liviana Canovai -. Intorno alla schiacciata c’è una serie di eventi pensati per tutti, con attività dedicate anche ai più piccoli. Abbiamo scelto di legare alla festa della schiacciata anche l’11esima edizione di C’era una volta un castello, così da riproporre una progettazione diversa che è in continuità ma anche di passaggio. Tra le attività è compreso anche un laboratorio del progetto Acque. Nella direzione di rendere le scuole protagoniste della progettazione, questa manifestazione diventa un esperimento, con la volontà di aiutare la scuola a progettare ciò di cui ha realmente bisogno”. Una festa che diventa contenitore e che si apre come una scatola dei giochi, invitando alla scelta. E che, come fa un buon piatto quando lo porti in tavola, riunisce la comunità e la famiglia in qualcosa di piacevole, che sottolinea e concilia i bei momenti. 

Elisa Venturi