“Una piazza per l’Immensità”. Folla e premio per Don Backy

17 agosto 2016 | 13:19
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“Una piazza per l’Immensità”. Folla e premio per Don Backy

Una piazza per l’Immensità. Si è chiusa con questa provocazione rivolta al sindaco Vittorio Gabbanini l’edizione numero otto del Palio di San Rocco Pellegrino, finito nel clamore di un concerto di Don Backy, che ieri sera ha richiamato numerose persone in una piazza Bonaparte chiusa al traffico e già animata dalle 18, quando al cantante è stato consegnato anche il Premio San Rocco 2016.

“Straordinario, unico, irripetibile. Sono questi gli aggettivi che circolano per commentare l’edizione di quest’anno del Palio di San Rocco Pellegrino” ha avuto a dire il sindaco Vittorio Gabbanini, che insieme all’assessore al turismo Giacomo Gozzini e al presidente di San Miniato Promozione Delio Fiordispina ha partecipato alla premiazione di Don Backy. “Un’autentica macchina che ha funzionato in modo davvero eccezionale per tutti i nove giorni, tanto durava quest’anno il festival, fino al culmine della giornata finale, con Aldo Caponi, Don Backy, il quale, con straordinaria semplicità, si è raccontato” scrivono oggi gli organizzatori del Palio di San Rocco, in riferimento all’incontro-intervista che ha visto protagonisti il cantante e Andrea Mancini prima della premiazione. “Un racconto su se stesso e soprattutto sugli avventurosi esordi, insieme ad Adriano Celentano, fino ai successi storici che hanno punteggiato la sua lunghissima carriere artistica”. Proprio in questa occasione il sindaco Gabbanini ha dato alla platea la notizia che il Comune di San Miniato dedicherà una piazza a “L’immensità”, forse la canzone più amata tra quelle scritte da Don Backy, invitando il cantante per la prossima mostra mercato del tartufo bianco. 

La serata è iniziata con alcuni pezzi dei Sir Ranha, un gruppo locale, che da vent’anni lavora sui ritmi Ska, con i quali ha incontrato anche il grande Don Backy, che ha voluto incidere alcuni suoi successi insieme agli otto giovani. Poi la premiazione con Il San Rocco 2016, cioè una bellissima opera che Sauro Mori aveva voluto dedicare all’Immensità. Il dono è tanto più prezioso, perché risale al 1985, realizzato e forse rimasto nello studio del pittore, magari in attesa di essere donato al cantante santacrocese. Poi il concerto, davanti ai suoi fans, ma anche di tanti giovani che non l’avevano mai sentito e che sono rimasti conquistati dalla rotondità della voce di questo ragazzo del 1939. Una esibizione piena di ironia e di generosità, che ha incantato il pubblico, che poi l’ha accerchiato cercando di conquistarsi un autografo, un sorriso, di comprare uno dei molti libri scritti da Don o di farsi autografare un cd o anche un disco. La giornata è stata punteggiata da tanti altri eventi, si segnala almeno il Palio di San Rocco, che dà il titolo alla manifestazione e il lancio del bellissimo Buttafumo, un enorme incensiere attaccato ad un’altissima gru, preceduto dall’uscita dall’Oratorio della statua di San Rocco.
“E’ stato un evento ricco di momenti eccezionali – ha detto Mancini – negli incontri pomeridiani, negli spettacoli, nei film proiettati, nelle tante mostre, nelle recite notturne: il quartiere si è animato, sempre con discrezione, senza momenti eclatanti, lasciando che predominasse la riflessione, direi anche la lentezza. Quello che ci riempie d’orgoglio è il sorriso e il grazie che abbiamo avuto dagli anziani della casa di riposo Del Campana Guazzesi, che anche quest’anno ci ha ospitato, ma anche dai semplicissimi abitanti del quartiere, che non si sono risparmiati gli elogi più entusiasti. È impossibile ridare il senso dell’eccezionale sequenza che ha caratterizzato il festival di quest’anno, si può almeno sottolineare l’altissima qualità di un progetto che potrà avere ulteriori sostegni, ma che già da subito si segnala per la sua unicità, con eventi di notevole valore culturale che sono “abbassati”, con semplicità, alla portata di tutti. Con grandi attori, grandi fotografi, grandi uomini di chiesa o anche laici, che scendono tra la gente, fuori dal protocollo, e offrono alcuni eventi che lasciano senza fiato, in particolare per la loro intensità, per l’amore con cui sono realizzati”.