Topi Matti ci riprova, grazie all’Arco di Castruccio

21 luglio 2016 | 12:01
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Topi Matti ci riprova, grazie all’Arco di Castruccio
Topi Matti ci riprova, grazie all’Arco di Castruccio
Topi Matti ci riprova, grazie all’Arco di Castruccio

Torna a Montopoli Topi Matti: cinque edizioni a inizio millennio, poi diversi anni di fermo e adesso si riparte con un futuro speriamo prolungato.

“Siamo ad una prima edizione – dice Roberta Salvadori dell’Arco di Castruccio, l’associazione che organizza il festival – ma registriamo da subito un progetto complesso e semplice allo stesso tempo. Una manifestazione che cerca il suo pubblico per le strade e per le piazze. Che vuole farlo divertire, ma anche pensare. Per questo un programma che mette insieme molte forme di teatro, tutte orientate al sorriso, al piacere collettivo, ma senza puntare alla comicità demenziale a cui la televisione ci ha abituato. Vogliamo fare cultura, ma una cultura popolare, rivolta a tutti, adulti e anche bambini, giovani e anziani”.
“Oltre che ridere e a volte semplicemente sorridere – continua Andrea Mancini – il nostro pubblico riflette, pensa. Anche per questo ci piace molto lo spettacolo di giovedì 28 luglio, quel “Sega la vecchia strega” della Compagnia del Bruscello di Casteldelbosco, fondata da Serafino Soldani, un personaggio (è stato assessore alla cultura e per un po’ anche sindaco di Montopoli), originario del senese, dove appunto questa forma di teatro e di comicità popolare, aveva le sue radici storiche”.
Ma che cos’è il “Sega la vecchia”? è appunto comicità un po’ pesante, comicità che viene dalle aie e dalla vitalità contadina, dove questa “vecchia strega” impersonava l’inverno, mentre la gobba che le viene segata rappresentava il cambio delle stagioni, così come il pupazzo bruciato di Re Carnevale o i Fuochi di San Giovanni, in cui a bruciare erano le stoppie vecchie, in attesa del nuovo raccolto. Tutto questo in mezzo a burle e scherzi anche un po’ grossolani, tipici della teatralità popolare.
Il programma di Topi Matti rappresenta una scelta tra il miglior repertorio di questo teatro. “Alla fine degli anni Cinquanta – continua Mancini – uscirono molti libri e anche una serie di personalità critiche piansero davanti al teatro popolare, che pareva moribondo. Oggi possiamo dire che non è mai stato così vivo, semmai usando nuove forme, scegliendo nuovi contenuti. Il ‘teatro da quattro soldi’ vive ancora e lotta insieme al suo pubblico. Lotta per la sopravvivenza di una teatralità scoppiettante, che parte dal Bruscello e arriva alla Large Street Band, al meraviglioso trasformismo sui trampoli di Pietro Rasoti, alla comicità straordinaria del prof. Paco Paquito, a cui saranno dedicati ben due spettacoli in prima serata”.
Per tutto questo non poteva esserci contenitore migliore di Topi Matti: i “topi” sono quelli che danno il nome alla città di Montopoli. Poi “Topi Matti” sono anche i fuochi d’artificio beneauguranti che il primo giorno partiranno da piazza San Matteo, proprio davanti al Comune, sede di quell’amministrazione che ha dato il suo patrocinio a “Topi Matti 2016”.
“Ci consideriamo un comune turistico. Siamo immersi nel paesaggio tipico toscano, abbiamo prodotti enogastronomici di qualità, storia e cultura, strutture ricettive. Il nostro problema è farci conoscere – ha affermato il sindaco di Montopoli in Valdarno, Giovanni Capecchi – Per questo puntiamo molto sulle associazioni culturali, in particolare l”Arco di Castruccio’, con cui l’amministrazione ha già collaborato nel passato in modo molto proficuo. L’obbiettivo è promuovere il nostro territorio, sfruttando tutte le nostre potenzialità”.
“È un’iniziativa di qualità, alla riscoperta della cultura popolare, che è quella dei nostri borghi– ha detto Marzio Gabbanini, coordinatore dell’Associazione Arco di Castruccio – È anche un modo intelligente di valorizzare i centri storici, riscoprendone i luoghi più nascosti: il primo giorno lo spettacolo della Large Street Band partirà dalla piazza San Matteo e arriverà proprio sotto l’Arco di Castruccio, simbolo di Montopoli e della nostra associazione”.