Torna la musica a Villa Pacchiani, col Cello Play Quartet

Serate di musica “altra” al via a Santa Croce, sotto le stelle, fra musica barocca e produzioni internazionali. Questa la filosofia che porterà nel comune del cuoio domani, giovedì 14 alle 21.15, il Cello Play Quartet. Un gruppo consolidato composto da Filippo Burchietti, Simone Centauro, Francesca Gaddi, Cristiano Sacchi, che nasce nel 2015 dal desiderio di far musica di quattro musicisti che si conoscono ormai da anni e lavorano insieme in vari contesti musicali.
Un quartetto di violoncelli che sfrutta l’enorme gamma timbrica e espressiva che il violoncello possiede. Caratteristiche fondanti del gruppo sono proprio il costante confronto che non diventa rivalità, lo scambio proficuo per approfondire lo studio dell’interpretazione e della tecnica dello strumento, la voglia di rileggere il repertorio con un occhio diverso, vivace, curioso e aperto a molteplici stimoli. I componenti del quartetto hanno fatto percorsi molto diversi tra loro per provenienza geografica, età, percorso artistico personale: questa diversità e variegatezza sono linfa vitale per il gruppo. Non ci sono maestri e allievi, non c’è un leader, non ci sono ruoli fissi, ma un continuo scambio di idee. Il CelloPlay Quartet vuole rispecchiare una società dove si possano incontrare persone di estrazione e generazione differenti, anche lontane, che vivano e lavorino in armonia, convinte che ognuno possa arricchire l’altro grazie agli intenti e ideali che le accomunano: la bellezza e l’amore per la musica. Il programma musicale parte da Bach, perché è il padre della nostra cultura musicale, e, a differenza dei tipici gruppi classici da camera, attraversa poi tutti i generi: dalla classica al jazz, dal pop alla musica sudamericana. Perché la realtà di oggi, coi suoi molteplici stimoli, ha un indubbio influsso sul far musica del Cello Play Quartet, e l’intento è quello di mostrarla in tutte le sue caratteristiche e contraddizioni. Un quartetto di violoncelli per sfruttare l’enorme gamma timbrica e espressiva che questo strumento possiede, proponendo autori importanti e appassionanti quali J. S. Bach, A. Borodin, C. Debussy, E. Grieg, B. Kelly, J. Klengel, H. Purcell, A. Piazzolla, E. Putz, R. Wagner, F. Schubert, P. I. Tchaikovskij.
Musica che non si fermerà a questo appuntamento, ma procederà con altri appassionanti concerti all’ombra del centro culturale di Villa Pacchiani. Il prossimo 21 luglio, ad esempio, sarà il tempo di “Chorotime” con Fabrizio Desideri (clarinetto), Marco Cattani (chitarra), Mirco Capecchi (contrabbasso), Michele Vannucci (batteria) al servizio di musiche di E. Gismonti, Guinga, E. Nazareth, H. Pascoal, Pixinguinha, H. Villa-Lobos. Il 28 luglio, poi, toccherà alle melodie del pianoforte di Aldo Dotto, con musiche di F. Chopin, C. Debussy, K. Szymanowski, F. Favali, C. Larsen.