Dramma Popolare, presentato a Roma “Il Martirio del Pastore”

28 giugno 2016 | 15:54
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Dramma Popolare, presentato a Roma “Il Martirio del Pastore”

In attesa della prima nazionale che si terrà il 14 luglio, con le repliche fino al 20 in piazza Duomo, il Dramma Popolare ha fatto il suo approdo a Roma per una presentazione ‘nazionale’ che mancava da oltre vent’anni. Lo spettacolo principale della 70esima edizione del Dramma, ‘Il Martirio del Pastore’, è stato presentato ieri 27 giugno all’interno della Basilica di San Bartolomeo, dove il presidente della Fondazione Istituto Dramma Popolare Marzio Gabbanini ha incontrato critici ed esperti di teatro.

“Quest’anno lo spettacolo, per l’importanza del tema riguardante il martirio di monsignor Romero, da poco beatificato da Papa Francesco, costituisce un momento davvero qualificante per il nostro teatro – ha detto Gabbanini –. La figura e il messaggio che da questo promana meritano, infatti, una particolare attenzione per una tematica che scuote le coscienze di tutti noi e fa riflettere sulle drammatiche implicazioni delle dittature. Vittima non è tanto e soltanto monsignor Romero, ma tutto il popolo che subisce la violenza del potere”. Per questo spettacolo c’è in campo un grande regista come Maurizio Scaparro con un cast di attori di tutto riguardo: Antonio Salines, che è già stato protagonista a San Miniato di altri spettacoli e, con lui, saranno presenti Edoardo Siravo e altri ottimi attori (leggi anche: Il Martirio del pastore, Antonio Salines sarà Romero) .”Il martirio del pastore”, testo di Samuel Rovinski, traduzione e adattamento di Eleonora Zacchi, tiene conto degli ultimi tre anni di vita di Monsignor Romero ed è un’opera attualissima perché il ‘caso’ del vescovo ucciso sull’altare, il 24 marzo 1980, è in realtà ancora aperto: molte storie s’incrociano nella figura del prelato definito, tra l’altro, martire della guerra fredda. Le sue denunce contro la violenza, le torture e le sparizioni, le sue scarpe impolverate e il suo stare sempre dalla parte di chi ha bisogno, hanno fatto di lui un prete scomodo. Oggi per la Chiesa è un martire, per i campesinos sudamericani e per chi ama la sua figura, un santo da diversi anni. Per chi ne ha ordinato la morte, la sua colpa è proprio quella di aver rotto il silenzio. Questa storia, quest’anno, diventa scena per il Teatro del Cielo nato nel 1947 e passato fino ad oggi per grandi prime che hanno scritto gran parte della storia del teatro italiano (leggi anche:Il Dramma Popolare 2016 ricorda il vescovo Óscar Romero).