Una mappa web per scoprire il Valdarno con un clic






Alla scoperta del Valdarno con un clic, attraverso una mappa che visualizza in rete tutti i siti d’interesse presenti nei comuni di Castelfranco, Montopoli, San Miniato e Santa Maria a Monte: un tour virtuale da far diventare reale grazie ad un nuovo sistema georeferenziato, finanziato con un contributo della regione Toscana. È la nuova piattaforma WebGis del sistema museale del Valdarno inferiore, alla quale hanno aderito quattro delle cinque amministrazioni presenti nella rete (fa eccezione per adesso il comune di Fucecchio) insieme al museo diocesano di San Miniato.
L’obiettivo della piattaforma, costata 3500 euro di cui la metà messi in campo dalla regione, è quello di fornire uno strumento in più per far conoscere e apprezzare i siti di interesse storico-artistico, archeologico e ambientale del comprensorio: 92 in tutto le “attrazioni” censite, inserite in un elenco facilmente consultabile e quindi collocate su una mappa interattiva, dalla quale è possibile accedere alla descrizione e a tutte le informazioni pratiche per raggiungerle ed eventualmente visitarle.
Il nuovo sistema è stato presentato questa mattina in municipio a Castelfranco (comune capofila del sistema museale) alla presenza dell’assessore alla cultura Chiara Bonciolini, delle colleghe di Montopoli e San Miniato, Cristina a Scali e Chiara Rossi e del sindaco di Santa Maria a Monte Ilaria Parrella. Con loro i direttori scientifici dei musei: Andrea Vanni Desideri per Castelfranco e San Miniato, Monica Baldassarri per Montopoli ed Elisa Barani per il museo diocesano, insieme a Giuseppe Naponiello dell’azienda Arc-Team che ha sviluppato la nuova piattaforma.
L’accesso al nuovo sistema avviene attraverso il sito www.valdarnomusei.it, cliccando sull’apposita sezione denominata “Alla scoperta del Valdarno”. Si entra così nel sistema WebGis, la cui visualizzazione è stata elaborata per adattarsi ai differenti dispositivi utilizzati. Accedendo al sistema georeferenziato, tutte le “attrazioni” compaiono su una mappa (si può scegliere se utilizzare le immagini in OpenStreetMap o quelle satellitari), indicate con differenti icone a seconda della loro tipologia: dalle aree archeologiche ai musei, dalle chiese alle strutture difensive. È anche possibile “isolare” un’unica tipologia per creare una sorta di percorso tematico. Cliccando su una delle icone, si apre una finestra dalla quale è possibile “zoommare” il punto di interesse per vedere precisamente dove si trova oppure accedere alla scheda informativa. Ciascuna scheda, a sua volta, fornisce la descrizione del sito, le modalità di accesso, alcune immagini, insieme ad orari e costi di ingresso nel caso dei musei. Accedendo alla visione per elenco, invece, è possibile cercare particolari attrazioni digitando una parola chiave oppure isolando un singolo comune, accedendo anche in questo modo alla stessa scheda informativa.
“Con il sistema WebGis – ha spiegato Monica Baldassarri – ci adeguiamo ad un mercato che anche per i beni culturali utilizza ormai questi strumenti. Le immagini satellitari, infatti, permettono al visitatore di visualizzare anche i negozi e le attività commerciali che sono inseriti su Google Maps”. In questi giorni è in fase di completamento la versione in inglese.
“Non si tratta comunque di un sistema chiuso – afferma l’assessore Bonciolini – ma di una base che potrà essere incrementata e sviluppata nel tempo. Per farla conoscere cercheremo di lavorare soprattutto con i ragazzi delle scuole. Una prima presentazione pubblica, inoltre, è prevista con l’iniziativa “Amico Museo” in programma a Montopoli il 14 maggio”. (g.p.)