Sette spettacoli per un’Estate, quella di San Martino

21 ottobre 2015 | 17:11
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Sette spettacoli per un’Estate, quella di San Martino

L’Estate di San Martino è pronta alla 20esima edizione. La rassegna, dal 26 ottobre al primo novembre, è organizzata dal gruppo teatrale Four Red Roses di Castelfranco di Sotto e dal comune di San Miniato che, dal 1996, offrono gratuitamente spettacoli di grande livello. Sette appuntamenti che vanno a completare un cartellone ricco e variegato, inserito nel programma della Rete Intesa Teatro Amatoriale, la rete costituita dai vari Comuni della provincia di Pisa, che ha come ente capofila il Comune di Castelfranco di Sotto, che quest’anno assegnerà il XX Premio “Città di San Miniato”.

“Venti anni di appuntamenti di qualità – spiega il vicesindaco e assessore alla cultura, Chiara Rossi – con compagnie dalla professionalità riconosciuta al livello nazionale: molti di loro, infatti, si sono aggiudicati importanti premi all’interno del panorama italiano e per noi è un onore averli a San Miniato”. Gli spettacoli, tutti ad ingresso gratuito, si svolgono nella Sala congressi dell’Hotel San Miniato, e nell’ex auditorium del Complesso monumentale di San Martino. Come ogni anno, anche per l’edizione 2015, il pittore Luca Macchi ha realizzato in esclusiva un manifesto in grado di attualizzare l’immagine di San Martino che taglia il suo mantello per donarlo al povero.
“Questa rassegna di Teatro Amatoriale ha preso il nome di San Martino (forse per la coincidenza che l’ha vista nascere nella chiesa chiamata di San Martino e per la stagione nella quale si tiene), il cavaliere che usa la spada non per offendere bensì per dividere il proprio mantello con il povero – spiega Luca Macchi -. Ho trovato questa immagine quanto mai appropriata quest’anno, soprattutto in relazione a ciò che da un po’ di tempo si sta verificando: il grande esodo verso l’Europa. Quando ho cominciato gli studi per il manifesto mi si imponeva sullo sfondo la carovana di persone che si facevano incontro a Martino. Non uno ma infiniti ‘poveri’ con i quali deve condividere i suo mantello – prosegue -. Il ‘gesto’ di Martino si moltiplicava in una divisione e condivisione infinita. Il mantello diviene il simbolo dell’accoglienza, oltre a servire per ripararsi dal freddo rappresenta una cultura che accoglie e protegge, è una condivisione d’idee, un arricchimento reciproco e il teatro è coinvolgimento, integrazione”.
“In periodi di difficoltà economiche e sociali e di scarse disponibilità di risorse è importante che il teatro amatoriale, con la massima disponibilità della compagnie, riesca ugualmente ad esprimersi e portare il suo messaggio alla cittadinanza – dichiara Pietro Cataldo presidente del gruppo teatrale Four Red Roses -. Forse non è un caso che questa rassegna si caratterizzi da tematiche che guardano con attenzione le questioni sociali pur non mancando situazioni di teatro più classico e in alcuni casi anche esilarante. Tutto ciò è possibile grazie ad un lavoro di sinergia tra gli enti perché fare rete è l’unica possibilità”.
“Sono davvero orgoglioso di poter tagliare il traguardo della ventesima rassegna di teatro amatoriale – spiega il sindaco di Castelfranco Gabriele Toti -. Il mio Comune è ente capofila dell’Intesa Teatro Amatoriale e questa edizione è ricca di un particolare significato. Arrivare a venti anni vuol dire aver lavorato bene ed insieme, perché in periodi difficili come questi, le risorse di cui disponiamo sono sempre meno; tuttavia, unendo le nostre forze possiamo veramente dare vita a manifestazioni che, come questa, entrano a pieno titolo nella nostra tradizione”.
Per quanto riguarda il Premio “Città di San Miniato”, per la ventesima edizione sarà assegnato domenica 1 novembre, dalle 22.30, un riconoscimento alla compagnia vincitrice, uno alla regia, uno al gradimento del pubblico, che ogni sera, a fine spettacolo, potrà esprimersi compilando un questionario anonimo, uno all’attore non protagonista, uno alla scenografia e uno alla “segnalazione speciale”. A sostenere la rassegna, oltre al comune di San Miniato, sono l’Istituto Dramma Popolare, la Fondazione San Miniato Promozione, la pro loco, il Teatro Verdi di Pisa e il Tirreno. Tutti gli spettacoli iniziano alle 21,30.