Il Palio di San Lazzaro dà il benvenuto alla primavera

Ponte a Elsa si prepara per il Palio di San Lazzaro. Come di consueto la manifestazione paesana si svolge proprio due domeniche prima della santa Pasqua. La manifestazione, nata nel 1982, si svolge nella parrocchia di Ponte a Elsa e trae le proprie origini e ispirazione dal culto di San Lazzaro, a cui è dedicato un oratorio, che ai tempi della Francigena era la cappella del lebbrosario. La tradizione vuole che le ragazze si portino sul fianco della chiesa e lancino dei sassi nel tentativo di farli rimanere sul davanzale del finestrone.
Se il sasso rimane, la ragazza corre a tirare la corda che fa squillare la campanina. Vuol dire allora che troverà marito entro l’anno. Sempre nella medesima occasione i giovanotti si detergono la faccia prendendo l’acqua santa dalla piletta che si trova dietro l’altare:l’usanza è chiaramente legata al fatto che la chiesetta era cappella di un lebbrosario e si sa che la peste si manifestava anche con tumescenze della pelle. Il palio prevede una rievocazione storica in costume che si ispira a un nobile locale, il conte Orlandini accompagnato per il paese da musici, tamburi e sbandieratori. Nell’occasione viene portato in corteo il “cencio”, un dipinto raffigurante la pagina evangelica della resurrezione di Lazzaro. “Dalla morte alla vita”, ogni anno è interpretata da un nuovo pittore contemporaneo. Ne è nata così una galleria unica al mondo con i maggiori artisti italiani. Autentica festa paesana, il palio, tra le contrade del “Piano” e del Poggio, si disputa di solito tra i ragazzi del paese con la corsa del carretto con le pine.