Spari durante la lite: gravissimo il padre, ferito il figlio

La sparatoria al termine di una lite familiare: gravissimo il 63enne Benedetto Ceraulo, condannato per l’omicidio Gucci nel 1995
Una tragedia ancora tutta da chiarire. Finita con una persona portata in ospedale in condizioni preoccupanti con l’elisoccorso e un’altra, il figlio, ferita in modo meno serio.
Febbrile la cronaca della giornata, con le prime evidenze che sono emerse solo nel tardo pomeriggio.
Nella mattina di oggi (22 aprile) a Santa Maria a Monte, si è sentito uno sparo nella zona delle Fontine.
Secondo le prime informazioni il colpo, inferto al culmine di una lite nel giardino di casa, sarebbe partito da una pistola di piccolo calibro, tirata fuori durante una lite familiare da Benedetto Ceraulo, 63enne di origini siciliane noto alle cronache per essere stato condannato per l’omicidio di Maurizio Gucci nel 1995.
L’uomo avrebbe sparato al figlio in faccia per poi rivolgere l’arma a sé, dopo aver compreso forse quel che aveva fatto. La famiglia non è molto conosciuta, poiché vive da poco in zona, peraltro in un’area abbastanza isolata in una abitazione presa in affitto dall’uomo dopo la scarcerazione.
Il figlio 37enne sarebbe scappato, una volta attinto al volto, per poi essere ricoverato all’ospedale di Pontedera dove non è in pericolo di vita seppur dovrà essere sottoposto a un intervento chirurgico. Il padre a quel punto, avrebbe rivolto l’arma verso di sé, ferendosi gravemente, tanto da richiedere il trasporto d’urgenza in elisoccorso a Cisanello.
Al momento, però, sono più i dubbi che le certezze. Per capire meglio la dinamica di quanto accaduto indagano i carabinieri.
(notizia in aggiornamento)