
Morto a soli 54 anni
A soli 54 anni, è morto Francesco Ceccarelli, a lungo capo dell’ufficio stampa della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Giornalista ma anche persona buona e garbata, ironica e acuta lascia un grande vuoto in chi lo ha conosciuto. Malato da qualche tempo, si trovava ricoverato all’ospedale.
Francesco aveva cominciato a scrivere per Il Tirreno negli anni Novanta. Laureato in storia e filosofia all’Università di Pisa, aveva frequentato il Master in Comunicazione pubblica e politica dell’Unipi. Quindi uno stage al Sant’Anna dove poi è rimasto come responsabile dell’ufficio stampa.
E’ stato anche coordinatore del gruppo uffici stampa del sindacato Ast. Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell’Associazione Stampa Toscana, vivamente colpiti, partecipano al dolore della famiglia e dei suoi cari per la scomparsa del collega.
Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo
esprime profondo cordoglio a titolo personale e a nome dell’Assemblea toscana. “Apprendo con sgomento e profonda tristezza della scomparsa di Francesco Ceccarelli, professionista esemplare, giornalista attento e scrupoloso, ma soprattutto persona di grande umanità e sensibilità.
Francesco ha dedicato la sua vita alla comunicazione pubblica con passione e competenza, contribuendo a far conoscere e valorizzare l’eccellenza della Scuola superiore Sant’Anna, di cui è stato una colonna portante. Il suo lavoro ha lasciato un segno profondo nel panorama della comunicazione istituzionale e nella comunità accademica pisana. Ho avuto il privilegio di conoscerlo personalmente fin dai tempi universitari e in occasione di numerose iniziative che hanno animato la città di Pisa, come il Festival della Robotica. In quei momenti ho potuto apprezzare non solo la sua professionalità, ma anche la sua dedizione, il suo entusiasmo e la sua capacità di costruire relazioni autentiche.
Francesco Ceccarelli si definiva un giornalista pubblico, specializzato nella produzione delle notizie e nella definizione del patto di fiducia tra amministrazioni pubbliche e cittadini. Alla sua famiglia, ai colleghi della Scuola Sant’Anna e a tutti coloro che gli hanno voluto bene, giunga la mia più sincera e sentita vicinanza e quella di tutta l’Assemblea toscana”.
L’Asl
“L’Azienda Usl Toscana nord ovest e, in particolare, i colleghi dell’Ufficio Stampa esprimono profondo cordoglio per la scomparsa del giornalista Francesco Ceccarelli, professionista stimato e persona di grande umanità. Francesco si è sempre distinto per la sua professionalità, la sua competenza e la sua straordinaria capacità di comunicare con trasparenza e passione. Il suo impegno, la sua cultura e il suo spirito collaborativo hanno rappresentato un punto di riferimento per tanti colleghi del mondo del giornalismo e della comunicazione istituzionale.
La sua prematura scomparsa lascia un grande vuoto in chi ha avuto il privilegio di lavorare con lui e di conoscerne le qualità umane e professionali. Ci uniamo al dolore di tutti coloro che gli hanno voluto bene, ricordando con affetto e stima il collega e l’uomo che ha saputo unire sensibilità e rigore nel suo lavoro quotidiano”.
La Regione Toscana
“Un vuoto improvviso, un lutto reso ancora più grave dalla giovane età del giornalista, che per tante iniziative ha collaborato con la Regione Toscana, con l’agenzia di informazione della giunta e con gli assessorati al diritto alla salute e all’università. Un professionista apprezzato per correttezza e capacità”. Così il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini esprimono il cordoglio per la scomparsa di Ceccarelli e partecipazione al dolore dei familiari e dei colleghi.
Esprime vicinanza alla famiglia, alla rettrice Nuti e a tutta la comunità della Scuola Superiore Sant’Anna l’assessora a ricerca e università Alessandra Nardini: “Mi ha profondamente colpito la notizia della morte di Francesco”, afferma. “Lo conoscevo personalmente e ho avuto modo di apprezzare la sua professionalità e dedizione, nonché il suo instancabile impegno nella valorizzazione di un settore fondamentale per la crescita della Toscana e del paese come il mondo dell’università e della ricerca”.
I colleghi degli uffici stampa
In ricordo di Francesco Ceccarelli, le colleghe e i colleghi degli uffici stampa degli atenei e degli enti di ricerca di Pisa.
“Ci mancherai, Francesco. Ci mancherà il picchiettare sulla tastiera del tuo computer, quel ritmo incessante che dava forma a idee e pensieri. Ci mancherà la tua presenza, la capacità che avevi di tessere relazioni, di occuparti degli altri. Ci mancherà vederti camminare su e giù lungo piazza Santa Caterina, le cuffie nelle orecchie e il telefono nella mano. La Scuola Sant’Anna era tutto per te, e tutto ti deve. Ci mancherà la tua generosità: il tuo essere sempre a disposizione, il tuo impegno, la tua umanità”. Così Michele Nardini, area relazioni interne ed esterne Uo comunicazione istituzionale.
“Francesco era uno di noi, il collega sempre sul pezzo, brillante, che viaggiava velocissimo. Ho conosciuto Francesco più di 20 anni fa, all’epoca ero alla Scuola Sant’Anna, lo scelsi per lavorare con me all’ufficio comunicazione. Mi aveva conquistato per il suo piglio preciso, una persona preparatissima, carica di energia. Poi le nostre vite professionali si sono separate, lui sempre alla Sant’Anna io prima in Normale, poi all’Università di Pisa. Quando ci sentivamo era un torrente, raccontava come stava, pareva sempre ingaggiato in una corsa contro il tempo. Di certo il lavoro era per lui la palestra delle vita, lanciare le notizie, sempre più in alto. Francesco vai piano. Ma forse, invece, aveva ragione lui”. Marina Caterina Magnani dell’ufficio stampa dell’università di Pisa.
“Era impossibile non rimanere impressionati dalla dedizione di Francesco verso il suo lavoro: ogni attività lo vedeva completamente coinvolto, con un’attenzione e una cura che colpivano chiunque ci collaborasse. In quasi vent’anni di iniziative condivise tra i due atenei della città, ci siamo incrociati spesso. Era sempre presente, competente e disponibile — e a volte anche spigoloso, per la passione con cui si spendeva in ogni progetto. La Scuola Superiore Sant’Anna era il suo mondo, ci credeva profondamente, al punto da metterla spesso al primo posto, anche davanti alla sua vita personale. Poi è arrivato Fernando e da allora qualcosa in lui è cambiato. Noi colleghe e colleghi dell’Ufficio stampa Unipi abbiamo avuto la fortuna di partecipare alla cerimonia del loro matrimonio ed è stato un momento importante, perché vederlo così emozionato e felice ha aggiunto una dimensione nuova alla conoscenza di un collega che per molti di noi è stato una presenza costante e appassionata. Francesco lascia in tutte e tutti noi il ricordo di una persona autentica, che ha saputo spendere professionalità e umanità in tutto quello che faceva”. Così Francesca Ferretti dell’ufficio stampa dell’università di Pisa.
“Ho conosciuto Francesco più di venti anni fa, agli inizi dei rispettivi percorsi nell’Ufficio stampa dell’Università di Pisa e della Scuola Sant’Anna. Abbiamo collaborato per centinaia di eventi e lui è sempre stato un modello di professionalità e impegno, competenza e rigore. Da amici ci siamo confrontati spesso sulle situazioni di lavoro, come di vita, fino alla mia scelta, un anno fa, di trasferirmi a Siena, sua città natale.
Per chi lo conosceva, il suo aspetto fisico, con le proverbiali magliette a manica corta stile militare, anche fuori stagione, era uno scudo per distogliere l’attenzione da un animo semplice, gentile e delicato, per certi versi anche dalle sue fragilità. Ricordo i suoi post, quando per pochissimo tempo e per ragioni assolutamente inderogabili si rendeva indisponibile a essere contattato dalle colleghe giornaliste e dai colleghi giornalisti: avviso ai naviganti!, scriveva. Mi mancheranno. Porgo un doloroso abbraccio a Fernando e ai suoi familiari, sicuro che Pisa saprà ricordarlo presto come si merita”. Conclude così Antonio D’Agnelli, responsabile divisione stampa, comunicazione e Urp dell’università di Siena, sino al 2024 responsabile della comunicazione dell’università di Pisa
Francesco era una persona estremamente disponibile, generosa, che viveva il suo lavoro con una passione quasi maniacale. Quante volte gli ho detto di mettere via quel telefono e quelle cuffie quando lo incontravo, scherzando perché era perennemente collegato… ‘Sembri l’amministratore delegato di una multi nazionale’. Ma poi, quando c’era bisogno, questo suo essere sempre sul pezzo era una specie di ancora di salvezza. Ricordo una volta in cui dovevo registrare una intervista video a un nostro professore per mandarla velocemente a una tv, ma l’attrezzatura non funzionava. Lo chiamai nel panico e venne subito, facendo tutto lui e rendendo tutto molto facile. A lui confidavo gioie e dolori del nostro lavoro, perché so che mi capiva come nessuno, visto che condividevamo lo stesso ruolo in due istituzioni molti simili. Questo era diventato in venti anni di conoscenza, un punto di riferimento e un amico.
Andrea Pantani – ufficio stampa Scuola Normale Superiore
Francesco era il sarto della comunicazione. Cuciva la notizia su misura per quel giornalista, per quella testata. Il suo “manichino” era poi il foglio vuoto di word per il comunicato stampa congiunto tra più enti .Ed allora: “…il capoverso in grassetto lo spostiamo in fondo? Non è che il catenaccio è un po’ debole”. Dettagli, sì o forse no, ma il sarto della comunicazione ci tiene a confezionare un abito su misura e che faccia la sua figura. Grazie Francesco, per quanto ci hai insegnato e ci lasci: la tenacia del provarci, sempre e fino all’ultimo. E ci hai provato, di nuovo, fino all’ultimo ma il risultato non dipendeva solo da te o da noi.
Carlo Venturini – Ufficio comunicazione Cnr-Pisa.
Che Francesco Ceccarelli non ci sia più è una notizia terribile a cui si fa veramente fatica a credere. Perché, fuori di ogni retorica, lui amava primariamente la vita, oltre al suo lavoro che svolgeva egregiamente e che lo assorbiva tantissimo lasciandolo spesso stanco e provato, visto il ruolo di enorme responsabilità che ricopriva. Tanto che l’inizio delle sue vacanze lo postava sui social non come tutti, che mandano foto dai vari luoghi di villeggiatura in cui si trovano. No, lui mandava proprio un avvertimento, della serie: “Ora sappiate che sono off-limits per un bel po’”. Un esempio su tutti, il tour de force in occasione del Festival internazionale della robotica a Pisa, che ha sempre coinvolto anche l’Aoup. Francesco, da perfezionista quale era, è sempre stato una macchina da guerra per questo Festival e non mollava un colpo fino a che la kermesse non andava in soffitta per un altro anno. Gli aneddoti sarebbero tantissimi, come quando ci sentivamo al telefono per i vari virgolettati e le uscite concordate dei comunicati stampa condivisi fra Scuola Superiore Sant’Anna e Aoup. Ma di lui ricordo con assoluta chiarezza l’amore per la vita e l’urgenza di non sprecarla. Non meritava di perderla così presto… Ci mancherai tanto Francesco, mi auguro che tu sia andato a stare in un posto bellissimo pieno di gentilezza, quella che non ti è mai mancata.
Emanuela del Mauro – ufficio stampa Aoup