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Cronaca
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Il Cuoio in una rotatoria, allestita a Ponte a Egola con l’avanzo di bilancio

20 marzo 2025 | 13:22
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Il Cuoio in una rotatoria, allestita a Ponte a Egola con l’avanzo di bilancio
Il Cuoio in una rotatoria, allestita a Ponte a Egola con l’avanzo di bilancio
Il Cuoio in una rotatoria, allestita a Ponte a Egola con l’avanzo di bilancio
Il Cuoio in una rotatoria, allestita a Ponte a Egola con l’avanzo di bilancio

Con il caratello e la tradizione della pelle al centro

“L’area centrale, di forma circolare, è stata suddivisa in due porzioni: un anello esterno, rifinito con prato sintetico e una porzione centrale rialzata rispetto alla quota attuale, rifinita con cemento grattato. Il cordonato in pietra esistente, che delinea l’area centrale, è poi stato sottoposto a un processo di pulizia. All’interno della rotatoria sono stati inseriti elementi in simil corten e installati tre pali della luce semicircolari che si allungano verso le sagome”. E’ l’assessore ai lavori pubblici di San Miniato Marco Greco a raccontare il nuovo allestimento della rotatoria che collega piazza Rossa a piazza Biagi, a Ponte a Egola.

L’intervento, finanziato con l’avanzo di bilancio, ha permesso di completare un’infrastruttura molto utilizzata per il transito da e per la frazione. “L’intervento – spiega Greco -, del valore di oltre 70mila euro, ha consistito nell’inserimento di nuovi materiali che, ispirandosi alla storia di Ponte a Egola, rendono moderna questa infrastruttura”.

Il progetto è stato curato dall’ufficio tecnico del Comune di San Miniato, in collaborazione con l’architetto Beatrice Grassetti e un’azienda. “La storia del paese – spiega Grassetti – e della lavorazione della pelle racchiudono in sé il significato che assume l’allestimento pensato. Il palio stesso, che si svolge nella piazza oggetto di intervento, è fonte di ispirazione e al tempo stesso motivo di valorizzazione. La corsa dei caratelli infatti, si ispira all’idea della concia della pelle, poiché anticamente la pelle veniva lavorata con il tannino all’interno di botti di legno che, successivamente, venivano spostate sui piazzali delle concerie facendole rotolare su se stesse.

In secondo luogo, il progetto tiene conto della conformazione della rotatoria stessa in cui la macchina, procedendo a passo d’uomo lungo la strada curva, sembra fiancheggiare figure che spingono il caratello correndo. Il numero tre che si ripete negli elementi (tre pali dell’illuminazione e tre figure stilizzate in corten) ricorda i tre agglomerati originari dalla cui unione nacque Ponte a Egola. Il cerchio al centro della rotatoria, delimitato dalle sagome in corten, rappresenta la piazza come centro di unione, di forza del paese. Ringrazio tutta l’amministrazione comunale per aver creduto e portato avanti questo progetto e colgo l’occasione per augurare una buona ripresa dell’attività conciaria nel nostro paese”.

Presenti all’inaugurazione dell’allestimento anche il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, insieme ad alcune classi della scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo Buonarroti di Ponte a Egola, oltre ai bambini e alle bambine dei nidi d’infanzia Mastro Ciliegia e Grillo.
“L’allestimento di questa rotatoria di Ponte a Egola – per il sindaco di San Miniato Simone Giglioli – è un’opera che non solo abbellisce l’area, ma che celebra anche l’identità culturale e le tradizioni che contraddistinguono questo territorio.

La rappresentazione del Palio del Cuoio, simbolo di passione e competizione, insieme alla storica lavorazione della pelle e del cuoio, testimoniano il forte legame tra la comunità pontaegolese e il suo patrimonio artigianale. Con questo intervento compiamo un ulteriore passo verso la valorizzazione della nostra storia e delle nostre eccellenze, che continueremo a promuovere con impegno e determinazione”.

“L’inaugurazione di questa rotatoria rappresenta molto più di un semplice intervento di arredo urbano: è un omaggio alla storia, alle tradizioni e al saper fare di Ponte a Egola – commenta il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo -. Il Palio del Cuoio e la lavorazione della pelle sono elementi identitari di questa comunità, simboli di un’arte che ha reso la Toscana un punto di riferimento nel mondo. Investire nella bellezza e nella memoria collettiva significa rafforzare il senso di appartenenza e rendere le nostre città luoghi ancora più vivi e attrattivi. Un plauso all’amministrazione comunale per aver portato avanti questo progetto con visione e attenzione al territorio”.