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Cronaca
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Allagamenti del sottopasso di San Romano, Comune condannato ad un risarcimento di 14mila euro

5 marzo 2025 | 17:57
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Allagamenti del sottopasso di San Romano, Comune condannato ad un risarcimento di 14mila euro

C’è anche un risarcimento dovuto agli allagamenti del sottopasso di San Romano fra i debiti fuori bilancio che saranno votati nel consiglio comunale di giovedì 6 marzo.

Questa la decisione dei giudici che hanno condannato in primo grado il Comune lo scorso dicembre, mettendo un primo punto nel contenzioso fra la donna, residente a San Miniato Basso. La sentenza, la numero 1513, ha riconosciuto il diritto ad un risarcimento di 14mila euro, che comprensivi di spese processuali, indennizzi e interessi arriveranno a costarne all’ente in tutto circa 23mila.

Il sottopasso allagato teatro degli eventi, che si svolsero nel 2019, è neanche a dirlo quello di San Romano a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria di Montopoli. Quel collegamento fra viale Gramsci e via Arginale Ovest, che tanto in questi anni ha fatto parlare di sé per i tanti disservizi, gli allagamenti periodici, le chiusure ed i malfunzionamenti nel sistema di pompaggio. La donna, all’epoca, aveva imboccato il sottopasso in assenza di segnalazioni di pericolo e nel bel mezzo di un temporale fortissimo che l’aveva già costretta poco prima a lasciare la FiPiLi, in preda agli allagamenti. Pochi secondi, quelli necessari a fare una curva, prima d’impattare nel muro d’acqua senza avere nemmeno il tempo di accorgersi cosa stesse accadendo: il motore, già in acqua, si è spento e la vettura alla deriva.

A fatica la donna era riuscita ad uscire dal mezzo, quando fu subito soccorsa da alcuni giovani che avevano assistito alla scena. Il tutto per lei aveva rappresentato ben più che uno spavento. Quel grande trauma, con conseguente crisi di panico, poi, è stato riconosciuto come danno biologico dai giudici, in aggiunta al danno materiale, la Fiat 500 quasi nuova finita in acqua e recuperata solo il giorno dopo. Buona parte della discussione in sede processuale ha riguardato il fatto che lo stato di allagamento non fosse segnalato e l’ingresso del sottopasso, peraltro poco illuminato, non fosse stato limitato. Alla fine ha però avuto la precedenza la “colpa” dell’ente in qualità di custode dell’infrastruttura. In ogni caso il danno, seppure parziale rispetto alla richiesta iniziale della signora, è stato riconosciuto e dovrà ora essere risarcito: un’ulteriore spesa da sommare alle tante legate ai malfunzionamenti del sottopasso. Non sarebbe nelle intenzioni dell’ente ricorrere ad ulteriore appello. Intanto la struttura, da tempo, è al centro di un progetto per quella che dovrebbe essere la riqualificazione definitiva.

Lavori per circa 104mila euro che secondo l’assessore ai lavori pubblici Marco Greco sarebbero vicini ad un punto di svolta nell’iter, con l’affidamento già fatto e la firma del contratto in corso.