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Cronaca
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La piscina diventa un dormitorio: sgomberate 3 persone e portati via tre cassoni di rifiuti

28 febbraio 2025 | 20:29
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La piscina diventa un dormitorio: sgomberate 3 persone e portati via tre cassoni di rifiuti
La piscina diventa un dormitorio: sgomberate 3 persone e portati via tre cassoni di rifiuti
La piscina diventa un dormitorio: sgomberate 3 persone e portati via tre cassoni di rifiuti
La piscina diventa un dormitorio: sgomberate 3 persone e portati via tre cassoni di rifiuti
La piscina diventa un dormitorio: sgomberate 3 persone e portati via tre cassoni di rifiuti
La piscina diventa un dormitorio: sgomberate 3 persone e portati via tre cassoni di rifiuti

Gli agenti hanno trovato locali e arredi danneggiati e tanto sporco

Era iniziato come un normale controllo a un immobile del Comune. Solo che lì dentro c’era gente e quindi, alla fine, è diventata un’operazione di polizia. Questa mattina (28 febbraio) la polizia municipale di Castelfranco di Sotto ha sorpreso 3 persone che vivevano nella piscina comunale.

I residenti avevano segnalato movimenti sospetti e così gli agenti sono entrati per un controllo e hanno scoperto l’occupazione di edificio pubblico. Hanno quindi chiamato anche i carabinieri della locale stazione che sono arrivati in aiuto della Municipale, vista la delicatezza della situazione. Le forze dell’ordine hanno trovato all’interno della struttura 3 persone, ma anche vari altri giacigli che farebbero pensare che vi alloggiassero più di 3, almeno altri 2.
All’intero della piscina la polizia municipale, insieme ai cantonieri del Comune, nei bivacchi ha trovato effetti personali e rifiuti di varia natura, indumenti, escrementi umani, bottiglie con urina, cibo avariato, tavoli, sedie (di proprietà della struttura) documenti personali ma non riconducibili agli occupanti. Sono stati danneggiati gli arredi degli spogliatoi e dei bagni. Al momento la posizione delle tre persone, risultate in regola sul territorio nazionale, è al vaglio delle autorità inquirenti.

La notizia ha subito suscitato la reazione dell’amministrazione. Il sindaco Fabio Mini ha detto: “Questo è il capolavoro delle politiche dell’assessore Grossi sulla riqualificazione della piscina, la dimostrazione dell’inadeguatezza del centrosinistra nel tutelare il patrimonio comunale e preservare il territorio da queste situazioni. È chiaro che, se a causa di scelte megalomani e inopportune, chiudi una piscina e poi non riesci a riqualificarla, in un territorio dove spesso abbiamo visto dalle cronache insistono persone che vivono loro malgrado ai limite della società, crei uno spazio che facilmente diventa meta di situazioni illegali o borderline. Questo non serve il sindaco Mini per dirlo, ma basta parlare con un qualunque urbanista o agente di pubblica sicurezza.

“L’operazione di stamani (28 febbraio) alla fine -continua Mini – cerca di andare a sanare un vuoto nel tessuto urbanistico creato dalle scelte sbagliate dell’ex assessore allo sport. Una dimostrazione di un’incapacità di programmare le azioni amministrative e lo sviluppo dei servizi nel territorio, che ha creato situazioni come questa, lasciando poi di fatto il cerino in mano ai cittadini che devono convivere con persone che spesso vivono di espedienti nel cuore del paese. Anche per questi motivi e non solo per quelli squisitamente sportivi, è importante andare a sanare il vuoto lasciato dalla piscina comunale, che però oggi grazie anche alle occupazioni abusive che hanno danneggiato e ridotto a condizioni igieniche pietose l’immobile risulta sempre più oneroso andare a riqualificare la struttura”.

L’assessore alla polizia municipale e alla sicurezza Monica Ghiribelli, commentando l’operazione di questa mattina alla piscina ha detto: “Queste situazioni non si possono tollerare. Noi come amministrazione comunale nell’interesse di tutti cittadini non siamo più disposti ad accettare le occupazioni degli edifici pubblici per giunta da parte di soggetti non ben identificati. Chi vive a Castelfranco di Sotto, deve vivere cercando di rispettare le leggi e fino a prova contraria occupare un edifico del Comune e ridurlo nella condizioni in cui è stato ridotta la piscina dal punto di vista dei danneggiamenti e dell’aspetto igienico sanitario non è vivere rispettando le leggi. Inoltre queste situazioni sono potenzialmente pericolose anche per l’ordine pubblico. Non scordiamoci che la piscina si trova al centro di un’area dove sono vari infrastrutture sportive frequentate anche da minorenni e molte abitazioni. Noi vogliamo che i cittadini possano tranquillamente andare a passeggio in questa area e lasciare l’auto in sosta senza timori di nessun tipo. Per tutti questi motivi, come assessore ho già avuto mandato dal sindaco di tutelare il Comune con tutti gli atti legali del caso. Detto questo, come amministratore e come cittadina, mi sento di ringraziare sinceramente i carabinieri di Castelfranco di Sotto, la polizia municipale e gli operai del comune che si sono fatti carico di smantellare i bivacchi portando via tre cassoni colmi di sporcizia di ogni genere e dei materiali”.