
Tutti insieme hanno atteso l’ambulanza e anche se la corsa, alla fine, ha accumulato circa 20 minuti di ritardo, nessuno ha protestato
Un tonfo e le grida dei ragazzi per richiamare l’attenzione. C’è una persona anziana a terra, così l’autista accosta, ferma il bus e lo mette in sicurezza. Subito dopo raggiunge l’anziano e si rende conto che non sta bene. Viene chiamato il 118 e l’autista presta soccorso fino all’arrivo del personale sanitario.
Lunedì 17 febbraio a Pontedera, lungo la Linea 400 che da Lari arriva a Casciana Alta, erano da poco passate le 13 quando il bus è arrivato alla rotonda nei pressi del cimitero di Pontedera. L’autista riconosce l’anziano: era salito poco prima alla fermata dell’ospedale. Lo invita a non fare movimenti bruschi e viene chiamato l’ambulanza. Ma il signore non vuole saperne, vuole andare a casa. Ma è evidente che è confuso e non in grado di viaggiare da solo. Così l’autista e gli altri utenti lo convincono a stare calmo e ad aspettare i soccorsi che stavano già arrivando. Tutti rimangono in attesa e nessuno a bordo protesta.
Arriva l’ambulanza e finalmente l’anziano può essere portato all’ospedale. Il bus riprende il servizio, la corsa alla fine ha avuto circa 20 minuti di ritardo. “Voglio ringraziare – commenta il presidente di Autolinee Toscane Gianni Bechelli – il nostro autista sia per la professionalità e prontezza esercitate in una situazione complicata, sia per l’umanità mostrata nei confronti di una persona in difficoltà. E voglio anche ringraziare tutti gli utenti a bordo, a cominciare dai ragazzi che hanno subito avvisato che un anziano era in difficoltà, facendo vedere che la solidarietà non è una parola vuota. Credo che questo episodio dimostri ancora una volta che i lavoratori che svolgono un servizio pubblico, come gli autisti e i verificatori che sono a bordo dei nostri bus, sono davvero un patrimonio per tutta la nostra comunità”.