Nessuno vuole la Tenuta Isabella: settima asta senza buste




Nonostante il ribasso del prezzo base giunto ad appena 1,5 milioni di euro (erano 6 nel 2021)
Ancora una volta nessuna offerta per la Tenuta Isabella. L’ultimo tentativo di vendita all’asta, il settimo, si è infatti celebrato lo scorso 23 gennaio senza buste da aprire, malgrado il ribasso del prezzo base giunto ad appena 1,5 milioni di euro (erano 6 nel 2021). Il tutto per un complesso di terreni e vari fabbricati della superficie catastale di 33 ettari, che a partire dal 2023 sono stati per così dire “attenzionati” dalla politica come possibile sito per la costruzione di varie infrastrutture militari, collegate alla nuova base militare dei reparti d’élite dei Carabinieri prevista fra Coltano e San Piero a Grado.
Un piano ambizioso del ministero della Difesa che per Palazzo Stefanelli non avrebbe avuto seguiti ufficiali dopo 2023, ma che vede Pontedera citata in vari documenti redatti anche alcuni mesi fa. In occasione del voto al Senato del disegno di legge n.1937 ad agosto, infatti, si allegava una mappa dell’area della Tenuta fra Gello e Pardossi parlando di “realizzazione di una pista addestrativa e di un poligono da 500 metri”. Elementi, questi, di cui il comune non sarebbe stato reso partecipe attraverso atti ufficiali, ma che certo non aiutano nella ricerca di altri possibili compratori.
Parallelamente tutto il fronte contrario alla nuova base militare e alle infrastrutture annesse continua a lavorare per rendere pubblici maggiori dettagli del piano. E’ di alcuni giorni fa un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) da parte della lista civica pisana Diritti in Comune e Rifondazione Comunista. “Continuiamo a denunciare – dicono dalla lista – l’opacità e la mancanza di trasparenza del Governo sulla base militare prevista fra il Parco di San Rossore e Pontedera. Alle nostre richieste portate avanti nelle settimane scorse, la risposta del responsabile ministeriale, dopo aver consultato il Commissario Straordinario per la realizzazione della base Massimo Sessa, è stato un secco ‘no’ per non meglio precisati interessi nazionali.
Siamo di fronte ad una coltre di nebbia che malgrado tutti i nostri tentativi i Ministeri coinvolti ed il Commissario si ostinano ad alzare, negando in ogni modo la documentazione. Il nostro compito, insieme ai movimenti pacifisti, è come sempre rompere l’ingranaggio della guerra, chiedere ostinatamente trasparenza e insieme alla cittadinanza bloccare l’opera, destinando quel mezzo miliardo di euro alla spesa sociale. A tutti gli enti coinvolti chiediamo di socializzare la documentazione di cui sono in possesso”.
Intanto, nei prossimi giorni, sono state annunciate alcune attività del nodo pontederese del Movimento No Base, che presenterà l’ultimo opuscolo autoprodotto (il terzo), con tutto il materiale e le informazioni ricostruite in merito al progetto. Il libretto sarà presentato sabato, alle 18, al circolo Arci Il Botteghino, a La Rotta. Sempre sabato, nel pomeriggio dalle ore 14,30, è prevista una passeggiata collettiva lungo l’argine dello Scolmatore, sul confine della Tenuta, per illustrare i luoghi del mega progetto. Informazioni a movimentonobasepisa@gmail.com o al numero 3391576245.