Esplosione a Calenzano, ancora in corso le ricerche dei dispersi

Eni: “Stiamo collaborando con l’autorità giudiziaria per accertare le cause”
Proseguono, oggi, le ricerche dei dispersi nell’inferno del deposito Eni, dopo l’esplosione e il rogo divampato, ieri, a Calenzano.
Due le vittime, una identificata, mentre per l’altra occorrerà l’esame del Dna.
I feriti sono 27, di cui 9 ricoverati per gravi ustioni agli ospedali di Careggi e Cisanello
Le indagini, in corso, affidate ai Carabinieri, sono finalizzate ad accertare le cause, la Procura di Prato ha infatti aperto un fascicolo, al momento senza persone iscritte nel registro degli indagati.
Al vaglio degli inquirenti anche i filmati della video sorveglianza.
“Esprimiamo la nostra forte vicinanza alle famiglie delle persone decedute e alle persone rimaste coinvolte nell’incidente – si legge in una nota di Eni -. Stiamo pienamente collaborando con l’autorità giudiziaria per l’accertamento delle dinamiche e delle cause dell’esplosione di una delle autobotti presso la pensilina di carico”