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Cronaca
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Scontri tra polizia e studenti a Pisa: 13 manifestanti indagati

20 novembre 2024 | 18:35
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Scontri tra polizia e studenti a Pisa: 13 manifestanti indagati

Nell’inchiesta indagati anche 10 poliziotti

Oltre ai 10 poliziotti, accusati di eccesso colposo di legittima difesa e lesioni lievi colpose,  sono 13 i manifestanti indagati nei tafferugli con la Polizia avvenuti a Pisa il 23 febbraio scorso durante il corteo pro Palestina. 

I giovani, accusati di dovranno presentarsi per essere interrogati

L’attività investigativa, svolta dall’Arma, dallo Sco e dalla Digos, come riferito dalla Questura pisana, “ha consentito di individuare 5 manifestanti ritenuti responsabili di aver promosso una pubblica manifestazione non ritualmente preavvisata all’autorità di pubblica sicurezza, negando all’atto di inizio della stessa ogni tipo di indicazione sulle modalità di svolgimento, nonché rifiutando le disposizioni impartite dal responsabile del servizio di ordine pubblico. I cinque, unitamente ad altri 8 manifestanti, sono stati indagati anche per violenza e resistenza a pubblico ufficialeper essersi opposti ai poliziotto spingendoli e colpendoli nel tentativo di forzare il dispositivo di sicurezza, nonché per aver offeso, in più momenti, l’onore ed il decoro degli operatori in servizio di ordine pubblico, pronunciando nei loro confronti frasi offensive e sputando addosso agli stessi”.

Così il deputato pisano della Lega, Edoardo Ziello in un intervento in aula a Montecitorio: “Gli scontri e le terribili condotte avvenute ai danni della polizia che si sono registrati a Pisa, lo scorso 23 febbraio, sono andati, purtroppo, alla ribalta della cronaca nazionale. Apprendo che la procura di Pisa ha notificato tredici avvisi di garanzia ad altrettanti manifestanti che risultano  indagati per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, reati che si sarebbero consumati con spinte e insultati verso gli agenti in servizio sul posto. Le accuse troverebbero riscontro sia nei video delle autorità preposte che in quelli caricati da alcuni cittadini in rete. I video e le scene complete dei fatti parlano da soli e non lasciano dubbi. Alcuni manifestanti hanno cercato e voluto lo scontro fisico con le forze di polizia che si trovavo in un presidio immobile preposto a tutelare un accesso di Piazza dei Cavalieri. Il manganello era necessario e rappresenta un fallimento per chi non è riuscito ad educare i propri figli al rispetto verso le Forze dell’ordine. La manifestazione non era stata comunicata e dunque era fuori legge esattamente come la violenza esercitata nei confronti degli agenti di polizia. Non c’è stata alcuna repressione di una manifestazione di ragazzi e ragazze delle scuole superiori’, a differenza di quanto dichiarò il sindaco, ma di una difesa dei poliziotti di fronte alla carica di quei manifestanti che con forza volevano travolgerli e picchiarli. Questi avvisi di garanzia sono una bordata a chi li ha difeso i manifestanti, colpevolizzando esclusivamente la Polizia”.