Alberto Irace si dimette da Estra, la Rsu di Acque: “I vertici di Alia devono essere azzerati”

La rappresentanza sindacale unitaria: “Ci auguriamo che tutto ciò avvenga in fretta in modo da riaprire la discussione sul futuro dei servizi pubblici in Toscana”
Alberto Irace, amministratore delegato di Alia Multiutility, rassegna le dimissioni da direttore generale di Estra.
“Alia Multiutility è l’azienda attorno alla quale avrebbero dovuto aggregarsi i servizi pubblici locali regionali con l’obiettivo, dichiarato da statuto, di sbarcare in borsa – dicono dalla Rsu di Acque -. Un progetto portato avanti senza il coinvolgimento dei territori, attraverso forzature e in maniera arrogante. A due anni di distanza dalla sua costituzione, Alia non ha presentato nessun piano industriale preciso. Le discussioni si sono incentrate tutte sulle modalità di finanziamento della stessa, eludendo del tutto il tema degli investimenti e della programmazione delle opere. Insomma, si voleva costituire una holding che producesse utili da ripartire ai soci sotto forma di dividendi piuttosto che progettare un’azienda totalmente pubblica in grado di sostenere gli investimenti e abbassare le tariffe. Il tutto nel silenzio della politica che si è svegliata solo pochi mesi fa stoppando questo scellerato progetto, rimettendo al centro l’idea della ripubblicizzazione dei servizi pubblici locali a partire dall’ acqua”.
“Appare del tutto evidente oggi che i vertici di Alia debbano essere azzerati poiché non più in grado di rispondere al mutato quadro politico. Ci auguriamo che tutto ciò avvenga in fretta in modo da riaprire la discussione sul futuro dei servizi pubblici in Toscana, mettendo al centro la partecipazione di tutti i territori senza quelle prevaricazioni e forzature che hanno contraddistinto il percorso iniziale e che hanno portato a fratture insanabili – concludono -. Solo attraverso una sana discussione che veda coinvolta non solo la politica ma anche la società civile, le rappresentanze sindacali, i movimenti e le associazioni si può raggiungere una soluzione che sia la sintesi delle diverse realtà e che metta al centro l’interesse della collettività piuttosto che quello di soggetti interessati solo alla remunerazione economica frutto di avventurose operazioni finanziarie”.