Giornalista, grande frequentatore di alcune delle più importanti stelle della musica italiana, ma soprattutto un grande appassionato della musica e della vita. Era tutte queste cose e molto di più Fausto Pirito, personaggio molto noto in Valdera e in provincia di Pisa scomparso ieri (9 settembre) nella sua abitazione in Argarve (Portogallo), dove qualche anno fa si era trasferito assieme alla compagna Laura dopo essere andato in pensione.

Di origini calabresi (era nato il 29 settembre 1950 a Caccùri, borgo medievale della Sila Jonica), laureato in giurisprudenza, ha dedicato gran parte della sua vita alla musica. Raccontava spesso che il suo primo approccio con la musica avvenne alla fine degli anni Cinquanta grazie al fratello maggiore Nino (noto giornalista pure lui, scomparso nel 2022). La famiglia, giunta in Toscana nel ’61, a Cecina, era infine approdata nel ’67 in Valdera, dove Pirito cominciò come tanti giovani dell’epoca a frequentare lo Shys Club, locale dove si esibiva. Fu lì che che cominciò la sua avventura fra scrittura e musica.

Collaboratore di numerosi quotidiani locali negli anni Settanta, è stato vice-caporedattore del mensile Tutto Musica & Spettacolo, direttore artistico del contest Rock Targato Italia e garante del festival Brescia Music Art. Ideatore del Tributo ad Augusto Daolio, nel 2000 ha pubblicato il libro In viaggio con i Nomadi – 7 anni on the road (Giunti Editore). Dal 2010 ha svolto incarichi come freelance, restando a vivere in Valdera fino alla pensione della compagna, nota commerciante di Pontedera.

Nel corso della sua lunga carriera, numerosi i noti amici e compagni di strada: oltre ai Nomadi anche Gino Paoli, Vasco Rossi e Franco Battiato, con il quale aveva condiviso l’amore per la spiritualità buddista.

Il funerale e la cremazione saranno fatti a Faro, in Portogallo, poi la moglie Laura sarà a Pontedera per un ultimo saluto da parte degli amici.