Torna dal lavoro, trova il padre morto sotto l’auto

La vittima è l'81enne Renzo Dal Porto, ex meccanico e noto collezionista di auto d'epoca

Lo ha trovato il figlio, tornando da Pontedera, dove lavora alla Piaggio. Renzo Dal Porto, 81 anni, meccanico da tutta la vita, stava riparando la sua macchina nel viale di casa, a San Ginese di Lucca, quando è rimasto schiacciato dal proprio mezzo. Da chiarire, ancora, la dinamica dell’incidente: la ricostruzione dei fatti è ora al vaglio dei carabinieri, che sono arrivati sul posto.

La vittima Renzo Dal Porto (foto da Facebook)
Renzo Dal Porto

A trovarlo è stato il figlio che intorno alle 16 ha subito allertato il 118, ma per l’uomo non c’è stato niente da fare: i soccorritori hanno solo potuto constatarne il decesso. Sul posto sono arrivati automedica, ambulanza e vigili del fuoco.

Renzo Dal Porto è molto noto in paese per la sua attività di meccanico (ha fondato il Garage San Leonardo) sia come collezionista di auto d’epoca. Proprio alle auto d’epoca era dedicato un memorial intitolato al figlio Leonardo, scomparso prematuramente nel 2001, così come è scomparsa anzitempo la moglie Daniela.

Così lo ricorda Massimo Raffanti, giornalista e scrittore.

“Renzo Dal Porto (nelle foto con la maglietta del Vincenzo Lunardi Balloon Club, ndr) – ricorda – era veramente quello che si dice un amico gentile. Rude, tenero e  sotto sotto, perfino timido. Grande meccanico, appassionato di auto d’epoca. Veniva spesso a darci una mano per i decolli ed i recuperi dei nostri palloni, previa radiolocalizzazione del punto d’atterraggio. Arrivava in jeep e, con pazienza ci aiutava a ripiegare gli aerostati. Era divenuto un esperto e, da curioso qual’era, non si tirava certo indietro nel viver  nuove avventure. Del resto -r icordo – era pratico demozioni forti, aveva corso e vinto tante volte anche quale pilota di rally con quella sua rossa e cazzutissima -112.  Non solo, quale nostro aiutante di volo, non aveva mai mancato un appuntamento ai tanti decolli fatti all’alba. Al mattino presto, come sempre alle 6: punto d’incontro “uscita dell’autostrada di Capannori”. In ogni stagione con i suoi fidi stivali di gomma, sempre munito di quell’accattivante sorriso posto sotto due baffoni che non ammettevano replica. Prontissimo alla battuta o, talvolta, al tenero ricordo di quell’amatissims sua moglie e di quel suo figlio che, purtoppo anni fa, se ne andarono anch’essi prematuramente. Era divenuto una figura importante per il nostro Club di  mongolfiera: sempre presente in ogni azzurro teatro. Anche quando portammo al decollo il numero due della famosissima ditta della Gazprom: la principale compagnia russa del gas. Proveniente in Limousine con la famiglia da Forte dei Marmi, lo portammo su ed  atterrammo vicino al lago della Gherardesca, Qui Renzo ci venne a recuperare a Castelvecchio: fra fossi, fango e stuoli di rumorose zanzare. O quando, nel 2013, dal Campo Balilla ci aiutò ad allestire un rievocativo volo su Lucca, durante il quale assieme al pilota Massimiliano Catalani, portammo in quota un assessore della giunta lucchese per ricordare Vincenzo Lunardi. Renzo, sarai sempre nei nostri pensieri, con la promessa di non dimenticare mai il tuo sorriso e la tua, per certi versi, ingenua spontaneità”.

Vincenzo Lunardi Baloon Club

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