I droni a fianco dei volontari della protezione civile: Montopoli fa scuola in Toscana



Il progetto è destinato a diventare qualcosa di ordinario in tutte le sedi Anpas
Raggiungere un luogo anche impervio in cui sia avvenuto un incidente con persone coinvolte. Ma anche mappare un territorio vasto, allagato, terremotato o sul quale insiste un incendio e visionarlo palmo a palmo quasi in diretta dall’alto, magari dando indicazioni ai soccorsi di dove andare a colpo sicuro o da dove passare in sicurezza.
Tutti elementi che fanno parte della quotidianità degli operatori di pronto soccorso, ma che con l’utilizzo di droni diventano più sicuri, più efficienti e meno dipendenti dalla “fallibilità” umana. Qualcosa nella quale da qualche tempo è all’avanguardia la Pubblica Assistenza di Montopoli, che in questi anni ha sviluppato, grazie ad un suo volontario, Juri Baroni, titolare della società di progettazione videografica Video & Graphics Services di Ponte a Egola, un programma innovativo per aiutare i volontari nelle operazioni di Protezione Civile.
“Fino ai primi anni 2000 eravamo in pochi appassionati ad andarcene in giro con questi apparecchi, che nel frattempo hanno avuto uno sviluppo tecnologico portentoso. VisionTour è uno strumento che nasce dal basso, dalle esigenze dalle squadre che negli anni si sono avvicendate sui vari scenari di emergenza – ha raccontato Juri Baroni volontario e ideatore di Visiontour –. Abbiamo iniziato a metterlo a punto nel 2008 e dopo il nostro intervento per il terremoto dell’Aquila abbiamo capito quanto fossero necessarie e importanti le inquadrature dall’alto e più da vicino rispetto agli elicotteri”.
Un lavoro fatto di sperimentazioni grazie al continuo sviluppo di tecnologie affiancato dall’esperienza sul campo. Qualcosa che potrà avere a breve molte applicazioni, grazie agli apparecchi di cui si stanno dotando alla Pubblica Assistenza montopolese. Oltre al soccorso, si pensi ad esempio in futuro alle applicazioni per vari monitoraggi del territorio, ad esempio per la scoperta di abusi edilizi per la competenza dell’Ufficio Tecnico o la valutazione dei danni di un evento meteorologico.
Tecnologia nel complesso di nascita americana per l’applicazione militare “ma tedesca per l’utilizzo in sede civile” come sottolinea Baroni, fa già la differenza in molti scenari, non solo bellici. Ad oggi i droni a cui sta puntando la Pubblica Assistenza montopolese hanno una capacità di comando a distanza di circa 4 km.
La differenza, oltre alla grande competenza di Baroni e all’addestramento che in questi mesi è stato fatto ad alcuni volontari dell’associazione, la fa anche il programma da lui messo a punto. Una delle novità rispetto alle tradizionali tecnologie di ripresa video è la possibilità di sostituire le tante ore di registrazione con un tour virtuale, un’immagine a 360 gradi che permette di avere un’istantanea di un territorio. Sulla mappa del territorio, in tempo reale, poi, sono visionabili le posizioni delle squadre di soccorso, del drone stesso ed il luogo interessato dall’intervento. Ogni immagine può essere poi registrata e mandata in memoria, con informazioni su dislivello, altitudine, posizione Gps di ogni singola immagine.
“Grazie a tutta l’associazione — hanno detto la sindaca Linda Vanni e l’assessore con delega alla protezione civile Paolo Moretti — per averci presentato uno strumento che permette di avere una visione d’insieme, fondamentale per riuscire a prendere decisioni importanti soprattutto in casi di emergenza. Rappresenta un orgoglio sapere che questo progetto è nato qui, all’interno di un’associazione sempre in prima linea al sostegno della comunità. Questo progetto è la prova di quanto puntare sul capitale umano sia la cosa più importante, grazie ai volontari che mettono a disposizione di tutti il loro tempo e le loro competenze. Nelle prossime settimane approfondiremo gli aspetti per capire come poterlo integrare all’interno del nostro sistema di protezione civile”.
L’obbiettivo, adesso, è quello di dotarsi di vari apparecchi, con caratteristiche varie, fra quelli presentati vi sono droni piu adatti a sorvolare un’area, altri con la visione infrarossi, altri ancora dotati di tecnologia fpvned eliche protette, guidabili con il visore ottico e capaci di un volo preciso e stabile, in grado ad esempio di inserisi all’interno di un bosco o di una casa diroccata, stanza per stanza, alla ricerca di qualcosa. “Gli utilizzi sono vari – aggiunge Baroni. – Penso anche alla gestione di grandi eventi, o al semplice monitoraggio. Due anni fa, in occasione di un’allerta meteo per forte vento, in meno di tre ore siamo stati in grado di visionare lo stato dei tetti di tutti gli edifici pubblici del comune”. “Il tutto – aggiunge Gabriele Freschi della Pa, presente insieme al presidente Samuele Fiorentini e al comandate della municipale Luciano Cioni – alleggerendo i volontari sul campo della responsabilità di riportato lo stato di uno scenario, col rischio sempre presente di sottovalutare o sopravvalutare qualcosa”.
Progetto destinato ad allargarsi. Non casuale la presenza anche del presidente di Anpas Toscana Dimitri Bettini, che ha aperto alla possibilità concreta di “regionalizzare” lo strumento per farlo diventare un modello valido per tutta la Toscana. “Come sempre accade, la sinergia fra competenze e passione porta come in questo caso a risultati importanti – ha dichiarato Bettini. – Lo stesso avverrà presto anche con l’Intelligenza Artificiale, che deve diventare uno dei tanti strumenti che utilizziamo per migliorare ciò che facciamo. Nel caso dei droni di Montopoli, metteremo molto presto a punto un progetto ad hoc per tutta la Toscana. Questo l’impegno che voglio prendere qui oggi”.





